
di Flavio Pagano *
“Compio gli anni a settembre, e i mesi di settembre che ho vissuto sono ormai 108. Se ad ogni compleanno avessi scritto il capitolo di un libro, oggi mi ritroverei tra le mani un romanzo interminabile. Di solito i libri molto corposi scoraggiano la lettura, ma il mio non annoierebbe nessuno, perché racconterebbe le mille storie delle donne comuni, racconterebbe di chi ha lottato per sopravvivere e per i propri diritti. Una donna nata in un'epoca in cui il maschio era il “padrone” e che nonostante tutto ha sempre fatto valere il proprio modo di vedere. Una donna che non ha mai smesso di amare la vita”.
Con queste splendide parole, una delle cittadine campane più anziane di sempre, la signora Mariangela, di Dugenta, che da qualche anno si è trasferita per ragioni familiari, saluta i tanti che le hanno rivolto un saluto affettuoso. E ci impone una riflessione: il concetto di anziano, di “vecchio”, va completamente rivisto. Oggi la vita attiva è enormemente più lunga che in passato, e dai nostri nonni abbiamo sempre di più da imparare. Gli anziani sono le nostre montagne, saldi e forti accanto a noi. Sono fonte di saggezza, e di modestia, perché sanno guardare la vita con un realismo che tuttavia non interrompe mai la voglia di sognare.
“Auguriamo a nonna Mariangela lunga vita”, dice Clemente Di Cerbo, sindaco di Dugenta: “E le auguriamo di tornare presto qui a Dugenta, la sua Dugenta, dove ha vissuto per quasi un secolo, auspicando di poterla presto incontrare, per fare tesoro della sua saggezza e della sua esperienza. Io e con me tutta la mia amministrazione, che abbiamo particolarmente a cuore i nostri anziani, vorremmo ascoltare dalla sua viva voce i suoi racconti. Ogni anziano è una miniera di conoscenze e di memoria storica. Nonna Mariangela lo è in maniera speciale, per la sua lucidità e la chiarezza della sua visione. Mi piacerebbe chiederle: ‘Come siamo arrivati alla realtà attuale? In particolare per noi che viviamo nelle aree interne sarebbe oltremodo interessante, soprattutto per le nuove generazioni, per comprendere meglio le difficoltà dell'oggi e per conservare, talvolta ritrovare, la fiducia nel domani e l'ottimismo per affrontarlo nel migliore dei modi”.
Gli anziani sono dunque non solo radici, ma anche carburante del nostro presente. Giustamente il sindaco Di Cerbo pone l'accento sulle zone interne, che sono dinanzi a una sfida epocale per conservare la loro preziosa identità, e realizzare il proprio rilancio economico.
Dugenta, strategica, è in pole position per questa rivoluzione dell'Italia non costiera e, con muse ispiratrici salde e volitive come Mariangela, non c'è dubbio che saprà realizzare i propri obiettivi.
(*) scrittore