
NAPOLI – Air France e Gesac festeggiano il 60mo anniversario del volo Napoli-Parigi. La lunga storia che lega Air France a Napoli comincia, infatti, nell’aprile del 1963, quando la compagnia aerea francese ha iniziato ad operare la rotta con aerei Caravelle.
Una tavola rotonda all’ Istituto Francese Grenoble ha ricordato questo anniversario; un’ occasione per un ampio confronto su radici storiche comuni, ma anche prospettive di rafforzamento di interscambio turistico e commerciale tra due grandi capitali della cultura e del volo.
“Siamo orgogliosi di servire Napoli da ben 60 anni – ha affermato Eléonore Tramus, Direttore Generale Air France-KLM East Mediterranean -. Napoli è sempre stata storicamente una tappa essenziale delle rotte dalla Francia e tuttora rappresenta una destinazione importante del nostro network. Per Air France l‘Italia è, escludendo il mercato interno francese, il secondo mercato in Europa e la Regione Campania resta un’area strategica della nostra presenza nel Belpaese. Attaverso il nostro hub di Parigi-CDG permettiamo ai napoletani di raggiungere ben 127 destinazioni in Europa e nel mondo”.
Tra i temi che uniscono le linee di sviluppo di Air France e quelle di Gesac, la priorità è data alla sostenibilità ambientale: “Celebriamo i numerosi legami storici tra Francia e Napoli affrontando che sono numerosi e anche per parlare di un tema molto importante per il nostro futuro che è l’ambiente – ha detto Lise Moutoumalaya, console di Francia a Napoli –. Lo scorso anno i francesi, a Napoli e nel Sud Italia, hanno rappresentato il flusso turistico in maggiore ripresa dopo la pandemia. Questa scelta determinante è sicuramente dovuta alla grande cultura ed alla gastronomia che esprime il territorio, ma anche ad una qualità paesaggistica che invita ad un soggiorno all’insegna del benessere”.
Non a caso il tema della tavola rotonda è stato ‘Napoli città aperta, sostenibile, connessa‘: le linee di sviluppo sostenibile di Air France-KLM trovano fertile nell’intenso programma messo in atto da GESAC per la decarbonizzazione, in linea con l’Agenda UE: “dal 2013 aderiamo al programma al programma ACA (Airport Carbon Accreditation), attestandoci lo scorso anno al livello più alto, il 4+ Transition”, ha spiegato Michele Miedico, direttore Pianificazione, ambiente e progetto Salerno della Società di Gestione dell’Aeroporto Internazionale di Napoli.
Recentemente GESAC ha adottato nuove procedure per evitare il sorvolo del centro di Napoli, minimizzando l’impatto acustico (-30%) e le emissioni di Co2 (-11mila tonnellate/anno). Queste scelte si inseriscono in un programma ‘green’ più ampio per la mobilità sostenibile con mezzi di servizio elettrici all’interno dello scallo e l’installazione di pannelli fotovoltaici. “Abbiamo inoltre avviato un programma di riqualificazione territoriale, con la piantumazione di alberi che renderanno alcune aree limitrofe all’aeroporto una sorta di foresta urbana– ha aggiunto Miedico -. Vogliamo rendere Gesac sempre più partecipe e protagonista di un grande processo di rigenerazione urbana”.