di Manuela Ragucci
NAPOLI – Binario 21: la memoria, la storia, il tentato oblio” è lo spettacolo-evento, ad ingresso gratuito, scritto e diretto dal giornalista, scrittore ed avvocato Antonio Masullo che va in scena il 27 gennaio 2023 alle 20 al teatro Instabile Napoli. La produzione è a cura di Talenti vesuviani.
Si tratta della tappa napoletana del Doppio binario tour 2023 che vedrà Masullo in giro per l‘Italia e in Europa.
Un viaggio nella Memoria non solo di chi è entrato nella storia e l’ha fatta, ma anche di chi è stato dimenticato. Così in scena la memoria dei bambini, dei partigiani, del popolo napoletano delle quattro giornate, degli studenti di Istria che racconteranno la Storia nella Storia, per combattere l’oblio e il negazionismo: “Memoria intesa come valore assoluto che restituisce dignità alla Verità e all’Umanità”.
“Ho voluto creare uno spettacolo – dice Antonio Masullo – che potesse arrivare a tanti, per mantenere viva l’essenza reale del valore della Memoria argomento di cui mi occupo con grande impegno da anni. Per questo motivo ho inserito nel Doppio binario tour, chiamato così perché è un percorso fra storia e memoria, la performance teatrale con Gianni Sallustro al Teatro Instabile Napoli. Ho voluto unire perciò l’interpretazione alla notizia storica, rendendola viva e palpabile per chi ama e vuole approfondire questo ambito tematico delle nostre radici culturali”.
In scena con Gianni Sallustro ed Antonio Masullo ci sono: Francesca Fusaro, Tommaso Sepe, Davide Vallone, Vincenza Granato, Carlo Paolo Sepe, Nancy Pia De Simone, Noemi Iovino, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino.
Masullo utilizza per il racconto molte fonti oltre che i suoi due testi della trilogia sull’Olocausto e l’Esoterismo Nazista, in particolare Shoah – La cintura del Male e Mafalda di Savoia – La perla di Buchenwald – I sette giorni (Argento Vivo Edizioni).
Con il suo Doppio binario tour 2023 Masullo sarà in Lombardia, Veneto, Toscana, Campania, Calabria e la Sicilia.
Terminato il tour italiano, partirà quello europeo che fa tappa a Berlino, Monaco e Londra.
Masullo, inoltre, sta lavorando ad un reportage su Auschwitz e Birkenau, che comprende anche il racconto del Castello di Wewelsburg, in Westfalia, luogo misterioso e mistico, molto amato dai Nazisti.
Nell’autunno del 2023 l’Autore napoletano sarà pubblicato l’ultimo testo della sua trilogia su Maria Orsic, medium nazista, scomparsa nel 1945, prima della caduta definitiva del Terzo Reich.
In occasione di questa tappa napoletana, abbiamo raggiunto Antonio Masullo che ci ha raccontato un po’ di curiosità sullo spettacolo che consigliamo di non perdere.
La memoria: questa sconosciuta. La società contemporanea la celebra solo in alcuni giorni a comando. Purtroppo siamo una società che dimentica, ogni giorno, in ogni campo. Le lezioni del passato non insegnano, gli errori si ripetono troppo spesso. Che tipo di memoria celebra nel suo spettacolo? Cosa auspica?
La memoria è l’unico valore che restituisce dignità alla verità e all’umanità. Non può esserci storia senza memoria, e non può esserci alcun futuro per l’umanità senza memoria. Nella mia performance teatrale celebro una memoria spirituale che trae origine dalla memoria umana. Interpreto la memoria come un grido di verità per chi non c’è più o non è in grado di farlo da se’.Io sono prima di tutto un avvocato penalista; è mio dovere dar voce a chi non ne ha. Auspico una memoria che baci la storia e la renda viva!
Giornalista, scrittore e avvocato: come riesce a conciliare i tempi a rapidi del giornalista con quelli più morbidi e dilatati dello scrittore, passando dai tempi frenetici della professione di avvocato? Come concilia tutto ciò con il teatro che, a parte la messa in scena, ha il “tempo” delle prove, che divora la vita del teatrante?
La volontà e la determinazione sono le mie aiutanti; cerco di organizzarmi il più possibile, grazie anche all’ausilio di collaboratori e collaboratrici fattivi che mi seguono in questo percorso professionale e divulgativo ormai da anni. Le prove in teatro, sono come l’allenamento mentale per i processi che curo; mai demordere o lasciarsi prendere dalla stanchezza o dall’idea di essa. E’ dalle persone che ho vicino e da me stesso, che traggo poi la giusta dose di coraggio per andare avanti e cercare di dare il meglio di me.
Come è avvenuto l’incontro con Gianni Sallustro?
Ho conosciuto Gianni in occasione di una presentazione del mio primo testo della trilogia afferente all’ olocausto e all’esoterismo nazista ” la cintura del male” Eravamo stati invitati entrambi a questa tavola rotonda con i docenti e gli alunni dell’istituto comprensivo beneventano di Ottaviano, in provincia di Napoli, dalla dirigente scolastica Anna Fornaro. Quando ho ascoltato Gianni per la prima volta, interpretare alcuni stralci del mio testo, ho avvertito delle sensazioni straordinarie e così ho continuato a lavorare con lui anche per l’altro testo della trilogia “Mafalda di Savoia – la perla di Buchenwald – i sette giorni”; dove fa un’interpretazione a tre voci pur essendo da solo: unico!
Come ha scelto i testi da cui è tratto lo spettacolo?
In realtà non mi sono avvalso soltanto dei miei testi, ma anche di altri come “La banalità del male” di Hanna Arendt, “Hitler e il nazismo magico” di Giorgio Galli e diverse biografie di testimoni della shoah.
Maria Orsic, la strega di Hitler, un personaggio controverso e misterioso. Da cosa è stato affascinato?
Maria Orsic ha rischiato l’oblio, di finire cioè in un dimenticatoio storico e storiografico. Grazie all’ incontro di due persone, conosciute in un mio viaggio a Fossoli in Emilia Romagna, ho potuto apprendere e conoscere molte peculiarità e fattezze caratteriali di questo personaggio. Non era una strega ne’ una carnefice nazista, ma una vittima del terzo reich che ha pagato con la vita la sua onestà di donna e di medium. Mi ha affascinato studiare e approfondire l’altro lato della medaglia, e tante sono le cose che mi stanno rendendo meritevole di ricostruire col terzo testo della trilogia, la sua memoria umana ma soprattutto spirituale.
Il mistero è un tema ricorrente anche nel reportage a cui sta lavorando. Subisce il fascino dell’esoterico? Quando nasce questa passione?
L’esoterismo fa parte della nostra cultura; gli alessandrini provenienti dall’Egitto secoli e secoli fa, hanno portato nel nostro popolo conoscenze ermetiche e quindi esoteriche. la nostra città;, Napoli, è, per antonomasia una metropoli esoterica: ognuno di noi, se lo riconosce e ha la volontà e il coraggio di guardarsi dentro, sa di essere di natura esoterica, essendo un essere spirituale, prima ancora che umano.
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