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Autore: Locali, ma non troppo di Ferdinando Capuozzo
di Ferdinando Capuozzo * La Corte dei Conti Sezione Regionale per le Marche con la Deliberazione n.144-23 dello scorso 25 settembre ha stabilito che è dovere dell’ente valutare l’opportunità di mantenere o cancellare dal bilancio residui attivi (già svalutati, in modo congruo, mediante accantonamento al FCDE) di difficile esigibilità con anzianità oltre i tre anni, anche qualora non si siano concluse o esaurite le procedure giudiziali o stragiudiziali di esecuzione coattiva. L’art 3, comma 4, del Dlgs 118/2011, ricordiamo, consente (ma non impone) di conservare tra i residui attivi soltanto le entrate accertate concretamente “esigibili”. L’esigibilità dell’entrata va verificata attraverso…
di Ferdinando Capuozzo* Il TUEL, all’articolo 151, stabilisce l’obbligo per gli Enti Locali di approvare entro il 31 dicembre il Bilancio di Previsione. Sono oltre venti anni che detto termine è stato sistematicamente differito all’anno successivo. La Commissione Arconet nella seduta del 10 maggio 2023 ha formulato una proposta recepita nel Decreto MEF del 25 luglio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 181 del 4 agosto u.s., con la quale viene definita una puntuale definizione dei tempi di approvazione del Bilancio di Previsione a partire sin dal triennio 2024-2026. Le nuove regole per la elaborazione del Bilancio di Previsione a tutti…
di Ferdinando Capuozzo (*) Nell’ambito delle misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), l’articolo 6 del decreto legge n. 80/2021 ha introdotto nell’ordinamento il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione). Si tratta di un nuovo documento di programmazione che deve essere adottato da tutte le pubbliche amministrazioni, con esclusione delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative, entro il 31 gennaio di ogni anno. Il PIAO diventa il documento madre di programmazione e governance ed assorbe molti piani che finora le amministrazioni…
di Ferdinando Capuozzo (*) E’ ormai urgente e necessario porre sul tavolo la questione che riguarda la rinegoziazione dei mutui contratti dagli Enti Locali. L’impatto sulla spesa corrente degli interessi passivi ha un notevole peso. A seconda delle dimensioni e della loro collocazione geografica degli Enti Locali, il pagamento degli interessi passivi annui, infatti, può sottrarre da un minimo del 6% ad un massimo circa del 18% della spesa corrente. A Napoli ad esempio il pagamento degli interessi passivi raggiunge circa 100 milioni di Euro annui. La maggior parte dei mutui contratti dagli Enti Locali sono stati sottoscritti con la…
di Ferdinando Capuozzo (*) A poco più di dieci anni dalla cosiddetta riforma della “contabilità armonizzata”, si sta accelerando il processo per applicare nelle Pubbliche Amministrazioni italiane, entro l’anno 2026, un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale, secondo le logiche Accrual, quindi secondo il principio di competenza. Se il 2026, dunque, costituisce il termine ultimo di entrata a regime del nuovo modello contabile è possibile desumere che è già definito un percorso che tutti gli enti dovrebbero conoscere, al fine di porre in essere misure propedeutiche alla sua applicazione. Una riforma così ampia e con tempistiche così definite potrebbe essere difficile…
di Ferdinando Capuozzo (*) La Corte dei Conti nella relazione semestrale del 2022 sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha messo in evidenza luci ed ombre. Se da un lato le Amministrazioni Centrali dello Stato hanno reagito positivamente al primo impatto con il PNRR, meno hanno fatto le Amministrazioni Locali titolari diretti dell’attuazione degli interventi. La Corte dei Conti si è limitata a valutare il primo semestre dell’anno in corso ma un giudizio complessivo, alla luce anche degli effetti delle tensioni sui prezzi e quindi dell’inflazione, si potrà dare a fine anno. Rispetto alle previsioni iniziali, infatti, sono sorti…
di Ferdinando Capuozzo (*) L’ emergenza pandemica ha profondamente mutato il quadro della finanza pubblica in Italia e nel mondo. Possiamo dire che appare ormai accantonata la retorica dell’amministrazione sprecona perché la pandemia ci ha fatto toccare con mano l’importanza di disporre di strutture territoriali preparate agli imprevisti e quindi capaci di affrontare le emergenze. Gli Enti Locali, infatti, sono da sempre protagonisti nella risposta alle emergenze ed anche nella crisi senza precedenti rappresentata dalla pandemia non hanno fatto eccezione. Questo dato di fatto è alla base del rilevante sostegno che i governi che si sono succeduti hanno erogato ai…
di Ferdinando Capuozzo (*) Nel tentativo di affrontare le criticità finanziarie degli Enti Locali il Legislatore è intervenuto con una norma che tra poco compirà dieci anni. Attraverso, infatti, il D.Lgs. 118 del 23/06/2011 è stata realizzata, innanzitutto, un’omogeneità effettiva e non solo formale dei Bilanci e dei Rendiconti degli Enti Locali. Tra i principi fondamentali della norma occorre sottolineare due aspetti. Il primo è certamente il principio della competenza finanziaria c.d. potenziata, che, sulla base dell’esigibilità, ha imposto agli enti che le obbligazioni siano registrate quando sorgono, con imputazione alle scritture contabili negli esercizi in cui sono esigibili. Il…
di Ferdinando Capuozzo (*) E’ ormai sempre più diffuso il fenomeno delle sofferenze finanziarie nei Comuni di piccole dimensioni. I dati, forniti dal Ministero dell’Interno, mettono in evidenza che il fenomeno è concentrato soprattutto nelle regioni del Sud laddove il reddito pro-capite è più basso rispetto ad altre aree del nostro Paese. Complessivamente dal 2012 al 2018, risultano attivate 355 procedure di riequilibrio finanziario pluriennale. L’istituto del dissesto, invece, più longevo del riequilibrio, ha interessato 626 Enti. Più del 70% delle procedure di riequilibrio sono state attivate dai comuni delle regioni del sud Italia e, analogamente, la più alta percentuale…
di Ferdinando Capuozzo (*) La spesa corrente di tutte le Amministrazioni Comunali dal 2016 al 2019 mediamente è stata di circa 77 Miliardi di Euro all’anno. All’interno del territorio nazionale si suddivide per il 46% nel Nord, il 22% per il Centro e per il Sud e per la restante parte, il 10%, nelle Isole. Appare interessante valutare la spesa pro-capite per le diverse aree del Paese. In questo caso, ancora una volta, emergono le differenze tra il Nord ed il Sud. Se la spesa corrente pro-capite media su tutto il territorio nazionale ammonta ad Euro 724, ancora una volta,…