Bombardieri (Uil): No a finale Champions a Istanbul

ROMA – E’ boom di adesioni all’appello della UIL che con il Segretario Generale UIL PierPaolo Bombardieri ha lanciato una vera e propria petizione http://www.uil.it/no‐champions‐a‐istanbul per chiedere all’UEFA di spostare la sede della finale di Champions League prevista ad Istanbul il 29 maggio prossimo.

In poche ore dal lancio della campagna è stata già abbondantemente superata quota 10 mila firme.

A far scattare la reazione del Sindacato guidato da Bombardieri è stata la decisione della Turchia di ritirarsi dalla “Convenzione di Istanbul”, il più importante pilastro della legislazione internazionale sul terreno della difesa dei diritti delle donne dinanzi all’escalation di violenze e femminicidi che continuano ad essere di allarmante attualità.

Il leader della UIL ha scritto al Presidente UEFA Aleksander Čeferine e al Presidente Andrea Agnelli che dell’UEFA è componente del comitato esecutivo ed intende informare la FIGC ed il CONI. “Il calcio è un palcoscenico globale che amplifica i messaggi e raggiunge luoghi, culture e generazioni – dice Bombardieri -. La nostra è una proposta che non beneficia di una tempistica favorevole trattandosi del prossimo 29 maggio, ma che assume una dirompente potenzialità simbolica anche per capire se prevale la logica del profitto o la difesa dei diritti. Noi pensiamo debba prevalere la difesa dei diritti e su questo terreno non siamo disposti ad arretrare. Chiediamo alle Istituzioni principali ed all’opinione pubblica di fare altrettanto firmando e condividendo la petizione che può diventare lo strumento per una battaglia di tutti, affinché non ci si volga dall’altra parte. Non possiamo rimanere in silenzio”.

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