
NAPOLI – “Caivano, trentaseimila abitanti, tre assistenti sociali, l'ultima delle quali assunta una settimana fa. Dovrebbero essere sette per legge – sottolinea il Presidente del Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali, Gianmario Gazzi -. Un ambito territoriale che comprende Afragola e altre zone non proprio tranquille dove le piazze dello spaccio prendono il posto di servizi assenti: scuole, asili, centri di aggregazione. Qui il problema non è fare le pulci alle relazioni degli assistenti sociali, ma una terra dimenticata dalla politica che, colpevolmente o semplicemente per snobismo, condanna e non frequenta questi luoghi. Chi oggi cerca scuse e si lava la coscienza con un tweet faccia il proprio dovere, dal governo o dall'opposizione, spenda i soldi stanziati per i servizi, rispetti le leggi che approva, dia a queste persone, ai minorenni e alle loro famiglie, il diritto di cittadinanza negato da anni. La nostra totale solidarietà e comprensione alle vittime, ma lo dico a tutte e tutti, non basterà se ne parleremo soltanto dopo ogni violenza”.
“E' doveroso partire dalle sopra-riportate dichiarazioni del Presidente del Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali, Gianmario Gazzi, a cui ci associamo in toto – commenta Gilda Panico, Presidente del CROAS Campania -, per affermare che l'episodio del Parco Verde è solo la punta dell'iceberg di una serie di ripetute privazioni subite dal territorio di Caivano, privazioni di occasioni di formazione, di crescita culturale, di attività ricreative, ludiche, sportive, assistenza psicologica, ecc.”
Da anni il Consiglio nazionale ed il Consiglio Regionale degli Assistenti Sociali si sono fatti e sono promotori della campagna ‘Da 1 a 5000' per raggiungere l'obiettivo normativamente previsto del corretto Livello Essenziale delle Prestazioni al fine di avere servizi maggiormente strutturati e per garantire migliori risposte in termini di efficienza ed efficacia ed il fine ultimo del miglioramento del benessere sociale.
“Caivano è appunto uno dei Comuni della Campania che non ha raggiunto tale livello essenziale delle prestazioni necessario alla migliore cura delle persone”, conclude il Presidente Panico.
(ph. pagina Facebook CNOAS – Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali)