
L’area dei Campi Flegrei, caratterizzata da un’intensa attività bradisismica, sta attualmente attraversando una fase di elevata sismicità. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Vesuviano dell‘INGV, lo sciame sismico iniziato il 15 febbraio alle 16:53 ha generato 647 eventi tellurici, con magnitudo variabile tra 0 e 3.9. Di questi, 174 scosse hanno superato magnitudo 1, mentre otto hanno oltrepassato magnitudo 3, con i due eventi più rilevanti registrati nella notte: uno di magnitudo 3.1 alle 1:31 e l’altro di 3.0 alle 4:04.
Finanziamenti e strategie di mitigazione del rischio
L’elevata vulnerabilità sismica dell’area ha sollevato interrogativi circa l’adeguatezza delle risorse economiche destinate alla prevenzione e alla sicurezza. In sede parlamentare, il capogruppo del Partito Democratico presso la Commissione Politiche UE ha richiesto l’inserimento di ulteriori risorse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per coadiuvare le azioni del Commissario Straordinario e delle amministrazioni locali. Sebbene i fondi attualmente stanziati ammontino a circa 500 milioni di euro con scadenza 2029, si segnala che circa la metà di questa somma deriva dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) della Campania, una disponibilità finanziaria considerata insufficiente per interventi di adeguamento strutturale e riduzione del rischio sismico.
Controversie e percezione del rischio tra la popolazione
L’insicurezza percepita dalla popolazione locale è stata accentuata da alcune dichiarazioni del capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, durante un incontro pubblico a Pozzuoli. Interrogato su un’ipotetica scossa di magnitudo 5.0, Ciciliano ha affermato che in tale eventualità si verificherebbe il crollo degli edifici con conseguente perdita di vite umane. Questa affermazione ha suscitato reazioni contrastanti: mentre il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha cercato di ridimensionare il peso della dichiarazione, il consigliere comunale Rosario Andreozzi (Sinistra Italiana) ha denunciato la comunicazione istituzionale come inadeguata e allarmista. Similmente, il deputato M5S Antonio Caso ha evidenziato l’assenza di un rappresentante governativo di alto livello e la necessità di un maggiore supporto statale.
Interventi prioritari per la riduzione del rischio sismico
La complessità della situazione nei Campi Flegrei impone l’adozione di strategie preventive efficaci. Tra le misure più urgenti individuate dalla comunità scientifica e dagli amministratori locali si evidenziano:
- Redazione e aggiornamento di piani di evacuazione dettagliati e operativi
- Messa in sicurezza del patrimonio edilizio attraverso adeguamenti antisismici
- Rafforzamento della comunicazione istituzionale per una gestione trasparente dell’emergenza
- Incremento dei fondi destinati alla riduzione del rischio e alla resilienza infrastrutturale
Il monitoraggio continuo degli eventi sismici da parte dell’INGV rappresenta un elemento chiave per comprendere l’evoluzione del fenomeno bradisismico e definire strategie di mitigazione adeguate. Tuttavia, è imprescindibile che le istituzioni rafforzino le politiche di prevenzione e supportino la popolazione con misure tangibili.
Fonti e approfondimenti:
Osservatorio Vesuviano INGV
Protezione Civile
Comune di Napoli
Comune di Pozzuoli
Comune di Bacoli
Città Metropolitana di Napoli