Eike Schmidt, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, ha annunciato il ritorno di 18 capolavori dopo lunghi prestiti in Italia e all’estero, segnando l’inizio di una nuova fase per il museo napoletano. Il rientro delle opere, molte delle quali iconiche, come la “Danae” e i ritratti di Paolo III di Tiziano, “Antea” del Parmigianino e “Giuditta decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi, insieme a “La Flagellazione” di Caravaggio, rappresenta un momento cruciale per Capodimonte, simbolo dell‘arte e della storia della città. Le opere sono ora esposte nella sala 62 del secondo piano, in un nuovo allestimento che esplora la storia del collezionismo e delle famiglie storiche che hanno contribuito a creare questo straordinario patrimonio.
“L’identità delle collezioni storiche di Capodimonte è un patrimonio di Napoli – ha dichiarato Eike Schmidt -. Con il ritorno a casa di tante opere iconiche e il loro riallestimento, parte una nuova fase, anche nel dialogo del museo con il suo territorio. Vogliamo che Capodimonte torni a essere una meta irrinunciabile per il turismo culturale italiano, con flussi più adeguati al suo prestigio e una connessione più profonda con i cittadini.” Schmidt ha inoltre sottolineato l’importanza di valorizzare e comunicare al pubblico l’immensa ricchezza della pinacoteca, seconda in Italia solo agli Uffizi, e del Real Bosco, il parco urbano più grande d’Europa.
Il nuovo allestimento: un viaggio tra i grandi capolavori
Il nuovo allestimento, aperto al pubblico a partire dal 24 ottobre 2024, si concentra sul ritorno di opere come “La Trasfigurazione” di Bellini, “La Crocifissione” di Masaccio, e capolavori di Masolino e Colantonio, già rientrati e collocati nelle rispettive sale all’inizio di ottobre. La sala 62 è stata suddivisa in due parti, con una selezione di ritratti e capolavori che ripercorrono la storia del collezionismo attraverso i Farnese, i Borbone, fino all’arte contemporanea, con opere di maestri come Annibale Carracci, El Greco e Lorenzo Lotto.
“I nostri capolavori non devono essere considerati tutti e sempre inamovibili – ha aggiunto Schmidt -. Tuttavia, è importante che Capodimonte torni a essere riconosciuta per la sua grandezza artistica, con mostre che dialogano con il contesto territoriale e culturale di Napoli.”
Capodimonte tra tradizione e innovazione
Il percorso espositivo culmina con il ritorno de “La Flagellazione” di Caravaggio, assente da oltre due anni, e l’iconico “Vesuvio” di Andy Warhol, donato da Lucio Amelio. Le opere, divise tra ritratti rinascimentali e barocchi, esplorano la storia dell’arte in un dialogo costante tra passato e presente. Da novembre, saranno disponibili visite di approfondimento gratuite per i visitatori, previa prenotazione, che offriranno ulteriori dettagli sui capolavori esposti.
Grazie alla collaborazione con Engie, il museo sta completando la sua transizione energetica e digitale, che prevede una serie di interventi di illuminotecnica e risparmio energetico.
(foto da Ufficio stampa Museo e Real Bosco di Capodimonte)