
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte inaugura una nuova era con l‘annuncio del direttore Eike Schmidt: una squadra ampliata e altamente qualificata, una rinnovata identità di marchio e una serie di progetti ambiziosi che rilanceranno uno dei più importanti poli culturali italiani. Il 2024 segna un punto di svolta per Capodimonte, che si prepara a un 2025 ricco di restauri, mostre ed eventi, con l’obiettivo di rafforzare il suo ruolo come centro di ricerca, inclusione e sostenibilità.
Una squadra più forte e multidisciplinare

Con l’assunzione di nuovi funzionari storici dell’arte e tecnici specializzati, il Museo affronta le sfide del futuro con una compagine rafforzata. Il team si arricchisce di figure chiave come:
- Vincenzo Sorrentino, curatore delle collezioni di pittura e scultura del XVII secolo, che ha già portato alla luce documenti inediti su Caravaggio.
- Vincenzo Stanziola, responsabile del Gabinetto Disegni e Stampe, al lavoro per la riorganizzazione e valorizzazione di un patrimonio unico di 30.000 opere.
- Mario Epifani, esperto di arti decorative, oggetti preziosi e armeria, già direttore dell’Armeria Reale di Torino e del Palazzo Reale di Napoli.
- Alessandra Zaccagnini, storica dell’arte impegnata nello studio delle terraglie napoletane e nella preparazione del Cabinet delle Porcellane.
- Maria Laura Chiacchio, nuova responsabile dell’Ufficio Mostre, al lavoro su progetti per il riallestimento delle collezioni e nuovi criteri espositivi.
Tra le figure già operative nel 2024, si aggiungono:
- Valentina Lanzilli e Armando Lamberti, all’Ufficio Mostre e Prestiti.
- Antonio Tosini, responsabile dell’armeria.
- Maria Tamajo Contarini, curatrice delle collezioni ottocentesche.
- Paola Giusti, referente della collezione De Ciccio.
- Giuseppe Dragotti, funzionario bibliotecario.
Anche l’amministrazione vede nuovi ingressi, con Fabio Palmentieri nel ruolo di segretario amministrativo, e Federica Solimando, Flavia Avallone, Francesco Costa e Giuliana Castellano come assistenti amministrativi. A gennaio 2025 sono previste ulteriori quattro assunzioni.
Una nuova identità visiva

Capodimonte si presenta al pubblico con una brand identity completamente rinnovata, progettata da Magister Art. Il nuovo logo, che combina il giglio angioino con la lettera C ispirata al carattere Bodoni, rappresenta la fusione tra natura e cultura, Bosco e Museo. Questa identità sottolinea la missione ecologica del Museo, che si avvia a diventare un modello di sostenibilità energetica grazie agli interventi di efficientamento in corso.
Scoperte e restauri: il patrimonio in primo piano
La scoperta di tre pagamenti inediti relativi all’Adorazione dei Pastori di Caravaggio, effettuata da Vincenzo Sorrentino, aggiunge nuovi dettagli sulla produzione dell’artista durante il suo secondo soggiorno napoletano. Questi documenti saranno al centro di una mostra prevista per il 2025.
Partono anche i restauri di venti grandi dipinti su tavola della Collezione Borbonica, visibili ai visitatori durante il processo. Tra gli artisti coinvolti nei restauri spiccano Giovanni da Taranto, Matteo di Giovanni, Andrea da Salerno e Il Sodoma.
Inclusione e accessibilità

Capodimonte punta sull’inclusione con progetti dedicati ai visitatori con disabilità. I percorsi E.LIS.A per non udenti e le esperienze tattili per non vedenti offrono una nuova modalità di fruizione del patrimonio artistico. Il programma “Capodimonte tra le mani” inizia il 6 dicembre con un evento guidato da Eike Schmidt.
2025: l’anno delle porcellane e nuovi dialoghi espositivi
Il prossimo anno vedrà l’apertura di 14 sale dedicate alle porcellane, con un allestimento curato da Federico Forquet e Angela Caròla-Perrotti, mentre si sviluppa un nuovo dialogo tra le collezioni storiche e moderne. Le porcellane, simbolo della Manifattura reale creata da Carlo di Borbone, torneranno protagoniste con una valorizzazione scientifica e museografica.
Capodimonte: un futuro sostenibile e internazionale
Con una squadra di 137 unità operative, Capodimonte si avvicina all’organico ideale di 218 persone. Questa rinnovata forza lavoro, unita a progetti espositivi ambiziosi e a una nuova identità visiva, posiziona il Museo come punto di riferimento per la ricerca, l’inclusione e la sostenibilità.
Museo e Real Bosco di Capodimonte