Cingolani: Italia in prima linea su rinnovabili, tecnologie pulite, idrogeno

ROMA – Quali azioni attuare per rafforzare il percorso verso  un futuro  di energie pulite e come i paesi possono lavorare insieme per ridurre in maniera efficace le proprie emissioni di gas ad effetto serra  verso l’obiettivo net zero. Questo uno dei temi sul tappeto dell’incontro fra i ministri nell’ambito del “Net Zero Summit” organizzato da IEA nell’ambito delle iniziative che conducono alla COP26.

La “World’s Roadmap to Net Zero by 2050” è la nuova roadmap dell’International energy agency (Iea), finalizzata a raggiungere l’obiettivo delle emissioni net-zero nel 2050.

Il confronto di alto livello si svolge in modalità virtuale e vede impegnati, assieme al ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani,  al direttore esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Faith Birol, i ministri e rappresentanti di vari paesi fra cui:  Dan Jorgensen (Danimarca), Arifin Tarif (Indonesia), Anne Marie Trevelan (Gran Bretagna), Seamus O’Regan (Canada), Teresa Ribera Rodriguez (Spagna), Jan Carlos Jobet (Cile), Barbara Pompili (Francia), Zang Jianhua (Cina), Raj Kumar Singh (India), John Kerry (Usa), Gwede Mantashe (Sud Africa), Anders Ygeman (Svezia), Diego Mesa Puyo (Colombia). Al summit partecipano fra gli altri anche Alok Sharma, presidente della COP26, Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale della WTO, Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, Cristiana Figueres, founding partner di Global Optimism.

Il ministro Cingolani nel suo intervento ha ricordato come l’Italia sia impegnata in prima linea pianificando importanti investimenti nelle fonti rinnovabili, nelle nuove tecnologie pulite in ambito marittimo, per l’efficienza energetica nel settore civile e industriale, per l’uso dell’idrogeno nell’industria pesante. L’Italia – ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica – è fortemente impegnata sul fronte dell’innovazione con una partnership internazionale che la vede guidare assieme a Gran Bretagna e Cina  “the mission power”, che punta a dimostrare che i sistemi energetici in differenti condizioni geografiche e climatiche possono essere integrati fino a raggiungere il 100% di uso di fonti rinnovabili come l’eolico e il solare.

Inoltre, l’Italia è molto interessata e proattiva nella condivisione della nuova “Missione Idrogeno”. Tutti temi questi che – ha concluso Cingolani – saranno ripresi e ribaditi nel corso della ministeriale G20  clima ed energia che si svolgerà a Napoli a luglio.

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