
Le recenti affermazioni del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, che ha parlato di “centomila persone esposte a rischio nei Campi Flegrei” e della necessità di “impedire di costruire” nell’area, hanno sollevato forte perplessità da parte delle associazioni industriali campane. Le dichiarazioni del ministro, che proviene da Catania, città anch’essa più volte colpita da eventi sismici ed eruttivi e ricostruita in stile barocco dopo un disastro naturale, appaiono in netto contrasto con la strategia governativa finora adottata. Basti pensare ai 1,2 miliardi di euro di fondi FSC destinati alla riqualificazione di Bagnoli e ai fondi PNRR diretti a Pozzuoli proprio in risposta all’emergenza bradisismica.
Secondo una nota congiunta firmata da Emilio De Vizia (presidente di Confindustria Campania), Costanzo Jannotti Pecci (presidente Unione Industriali Napoli), Luigi Della Gatta (Ance Campania) e Angelo Lancellotti (Acen), “l’unica strategia utile per i Campi Flegrei è quella della resilienza, della messa in sicurezza degli edifici e della pianificazione di lungo termine, basata su turismo e industria di eccellenza. Le parole del ministro rischiano di minare la fiducia degli investitori e compromettere la già fragile economia del territorio”.
La posizione delle associazioni mira dunque a richiamare il Governo all’importanza della coerenza istituzionale e della tutela del tessuto imprenditoriale in un’area strategica e altamente sensibile dal punto di vista geologico, ma anche economico e sociale.
https://www.protezionecivile.gov.it
https://www.confindustria.campania.it
https://www.ance.it
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