di Massimiliano Canestro
Ha preso ufficialmente il via il Corso di Alta Formazione sulla Gestione e Valorizzazione dei Siti Culturali, con focus sul Parco Archeologico di Pompei, uno dei luoghi più iconici e complessi del patrimonio mondiale. Il corso è stato inaugurato con una cerimonia presso l’Auditorium del Parco, alla presenza di importanti rappresentanti istituzionali e professionali. Hanno aperto i lavori il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, Gennaro Annunziata, e il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Napoli, Lorenzo Capobianco, seguiti dall’intervento del Prof. Aldo Aveta, Coordinatore Scientifico del Corso, che ha illustrato le finalità metodologiche e l’approccio innovativo del percorso. La moderazione è stata affidata all’ing. Vincenzo Calvanese, che ha guidato con competenza il dialogo tra i relatori e il pubblico.
Il corso si distingue per il suo format dinamico ispirato ai modelli delle business school, con un equilibrio tra teoria accademica e applicazioni pratiche sul campo. I 20 moduli didattici, da 3 ore ciascuno, per un totale di 60 ore, si svolgono ogni lunedì fino a ottobre 2025, tra la Biblioteca del Parco e cantieri attivi selezionati. Una proposta formativa unica che permette ai partecipanti di confrontarsi direttamente con le sfide della conservazione, del restauro e della valorizzazione dei contesti archeologici, con un focus operativo su Pompei.
Tra i punti di forza, spicca la collaborazione con esperti dell’innovazione tecnologica nei beni culturali. In particolare, il corso integra il contributo di Antonio Ascione, Presidente della SMS Engineering, e del Vicepresidente Massimiliano Canestro, protagonisti del progetto AI4Heritage. Questo progetto di ricerca, incentrato sulla Villa di Giulio Polibio, si fonda sull’uso dell’intelligenza artificiale per sviluppare un digital twin del sito archeologico. L’obiettivo è favorire una gestione integrata e sostenibile del patrimonio, che vada oltre l’approccio segmentato e abbracci una visione ecosistemica. L’analisi ad alta definizione delle superfici, la modellazione tridimensionale e la post-elaborazione con algoritmi AI consentono una conoscenza profonda, utile per interventi di restauro, tutela ambientale e fruizione intelligente del sito.
Il corso punta a formare figure altamente qualificate nella progettazione e direzione dei restauri in ambito archeologico, fornendo strumenti teorici e tecnici per analizzare le condizioni di conservazione dei manufatti, valutare le ipotesi progettuali e stimare l’impatto sociale degli interventi. Una formazione che guarda al futuro, capace di coniugare il sapere tradizionale con le più recenti tecnologie digitali e una nuova visione del rapporto tra cultura e innovazione.
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