CAPUA (Ce) – La danza continua a spostarsi nei teatri di prossimità della Campania. Questo fine settimana, il 20 e 21 novembre, Oltre la linea d'inverno, il festival itinerante che promuove la danza sperimentale, torna al Palazzo Fazio di Capua con Cuenca/Lauro (Elisabetta Lauro e César Augusto Cuenca Torres, due danzatori e coreografi residenti a Berlino) e Sosta Palmizi di Arezzo, che presentano Regenland – elogio del buio; Excursus/PinDoc con Quadri 2021 e Akerusia Danza con Funamboli/high wire walks.
Il festival è anche alternanza di spettacoli e laboratori; così domenica mattina la danza diventa linguaggio comune per un confronto tra danzatori e non, con il workshop tenuto da Elisabetta Lauro, sempre al Fazio Open Theater, dalle 11 alle 13.
GLI SPETTACOLI
- sabato 20 novembre – ore 21.00
– Regenland – Elogio del buio di Cuenca/Lauro in coproduzione con Sosta Palmizi di Arezzo. Coreografia, regia e interpretazione di Elisabetta Lauro con la collaborazione artistica di César Augusto Cuenca Torres, il supporto drammaturgico di Gennaro Lauro e l'assistenza tecnica di Gaetano Corriere. Regenland, tradotto dal tedesco come Paese della pioggia, dà nome all'immaginario interiore nel quale si sviluppa questo percorso. Toni plumbei e zone di penombra caratterizzano lo sfondo emotivo, che nulla ha però di malinconico, triste o nostalgico. Sono invece indicatori del desiderio di voler eludere il bagliore delle cose per volgere lo sguardo altrove, lì dove la luce non penetra così facilmente. Un confronto con l'oscurità per consentire all'invisibile di rivelarsi, addentrandosi nelle crepe dell'io, scendendo fino al punto più buio dove sorge la luce.
- Domenica 21 novembre – ore 19.30
– Quadri 2021 è un programma contenitore di sezioni coreografiche appartenenti al repertorio più recente della compagnia Excursus/PinDoc, tratte in particolare “Alma Tadema”, una produzione dedicata al noto pittore olandese, corredata di suggestioni derivanti dalle antiche atmosfere del mondo pompeiano. Una forte connessione e condivisione su contenuti comuni, personaggi diversificati, sempre in relazione fra loro. Una nuova possibile indagine di ricerca sul corpo come strumento per riprendere in mano la danza e l'arte scenica, asservendolo a nuove azioni drammaturgiche, nuove modalità espressive. Coreografia e Regia di Ricky Bonavita. Musiche di repertorio di Alphons Diepenbrock; musiche originali ed editing sonoro di Francesco Ziello. Scene e Costumi di Daniele Amenta e Yari Molinari. Interpreti: Enrica Felici, Yari Molinari, Claudia Pompili, Francesca Schipani.
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