Federmoda: Da martedì intimo in vetrina per riaprire

NAPOLI – Cinque mesi di chiusure forzate hanno seriamente danneggiato le attività commerciali e messo a rischio migliaia di posti di lavoro. “Abbiamo deciso di riaprire rispettando la legge e le prescrizioni anti Covid, come abbiamo sempre fatto – dice Roberta Bacarelli, presidente Federmoda Confcommercio Napoli -. Per poter riaprire ci dicono che dobbiamo vendere prodotti sportivi o intimo, perché i nostri prodotti non sono considerati beni di prima necessità e così faremo, vorrà dire che pur di continuare ad andare avanti venderemo mutandine o abbigliamento per il tempo libero. Secondo lo Stato un indumento intimo, una scarpa da ginnastica o una felpa possono decidere se un negozio resta aperto o debba fallire, non la sicurezza del luogo in cui viene venduto e l’osservanza delle norme anti Covid”.

“Ci sono centri commerciali che rischiano la chiusura definitiva”, incalza Carla della Corte, presidente Confcommercio Napoli -. Al corso Umberto sono stremati, la crisi sta raggiungendo livelli paradossali, a Salerno minacciano proteste esemplari, in Costiera chiedono interventi importanti affinché si riparta. Questa è la terza stagione che rischia di saltare, i nostri magazzini sono pieni di merce invenduta che a breve non varrà più niente. Ci sono i fitti da pagare, le utenze, le tasse, l’Inps, tutto continua come se il Covid non esistesse e noi nel frattempo continuiamo a stare chiusi perché non vendiamo gli articoli giusti. Non bisognerà meravigliarsi se da martedì proliferiranno negozi di mutandine o scarpette ginniche, in qualche modo dobbiamo andare avanti”, conclude della Corte.

CONDIVIDI L’ ARTICOLO

Articoli correlati

Ultime notizie