Fincantieri, Re David (Fiom): Costruire protocolli di legalità

CASTELLAMMARE DI STABIA – “Le inchieste della magistratura che hanno portato ad indagini ed arresti, l’ultimo in ordine di tempo riguarda lo stabilimento di Marghera a Venezia, sono il frutto del processo di esternalizzazioni attraverso un’estrema frammentazione del mondo degli appalti e dei subappalti che oggettivamente si presta alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali”.  Così dichiara Francesca Re David, Segretaria generale Fiom-Cgil, nel corso delle assemblee sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale nel cantiere navale di Fincantieri a Castellammare di Stabia.

“Non è più rinviabile l’apertura del confronto con Fincantieri – aggiunge la Segretaria generale Fiom-Cgil – per determinare un nuovo modello organizzativo sugli appalti che ponga argine al sistema dei subappalti. Contemporaneamente occorre costruire protocolli di legalità per ogni stabilimento nelle Prefetture di riferimento in cui interagiscano tutti i soggetti preposti al controllo sui temi di salute e sicurezza, del rispetto delle leggi e dei contratti e di contrasto alle infiltrazioni criminali”.

“Siamo nella fase conclusiva della campagna di assemblee nelle aziende metalmeccaniche per il rinnovo del contratto nazionale – aggiunge Francesca Re David -. Il nuovo contratto dei metalmeccanici, che tiene insieme dagli informatici ai siderurgici, riguarda un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori. È un buon contratto con cui abbiamo ottenuto aumenti sui minimi salariali di 112 euro al quinto livello e di 100 al terzo livello. È un contratto innovativo che riforma l’inquadramento professionale adeguandolo alle attuali trasformazioni tecnologiche e organizzative e che inserisce importanti tutele in tema di violenza di genere. È un contratto che valorizza la formazione, riconosce la clausola sociale per gli appalti pubblici, e rimette al centro la contrattazione e l’autonomia tra le parti”.

Per la Segretaria generale Fiom-Cgil “lo stabilimento di Castellammare è un cantiere storico del gruppo per il quale occorre rafforzare e rilanciare una mission produttiva in grado di assicurare sviluppo e occupazione nel Mezzogiorno. Le risorse del Recovery Fund devono essere un’occasione per far ripartire l’industria al Sud del Paese. Le lavoratrici e i lavoratori – conclude Francesca Re David – stanno accogliendo il contratto nazionale dei metalmeccanici in modo positivo nelle assemblee che stiamo tenendo in presenza e on line, il referendum si concluderà il 15 aprile”.

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