“Germinazioni”, personale di Vincenzo Aulitto alla Fondazione Valenzi

NAPOLI – Dopo il successo della mostra intitolata “Germinazioni” di Vincenzo Aulitto alla Fondazione Valenzi curata da Simona Zamparelli e Olga Scotto di Vettimo, patrocinata dal Comune di Pozzuoli, il 30 giugno in occasione del finissage alle ore 16, 30 sarà presentato un prezioso catalogo edito da Editori Paparo con immagini di Fabio Donato e testi di Antonio Damiano, Ettore Giampaolo Francesco Lucrezi, Nicola Magliulo, Riccardo Notte, Olga Scotto di Vettimo, Simona Zamparelli, e presentazione di Lucia Valenzi. Parteciperanno al dibattito oltre tutti i critici, fotografi, filosofi professori ed amici che hanno dato una loro testimonianza scritta in ricordo di Aulitto anche Lucia Valenzi presidente della Fondazione Valenzi, Giuseppe Borrone, Pina Ercolese

In memoria di tanta dedizione all’arte e all’insegnamento dell’artista nel corso di più di trent’anni lunedì scorso è stata intitolata un’aula alla Scuola Statale Gobetti De Filippo a Quarto. E’ intervenuto il sindaco di Quarto.

La personale ,si presenta come un “inno” all’unità di tutti i concetti primari della vita che ci circonda, con l’obiettivo di ricordare il suo impegno e la sua capacità di “sognare” dove tutto diventa possibile per poter trasportare il visitatore verso la realtà. Una visione del quotidiano traslata come una finestra sul mondo dove le opere diventano veicolo emozionale con valore simbolico che inducono una sensibilità percettiva.

Attraverso 28 lavori realizzati con tecniche miste, tutti fotografati da Fabio Donato nel catalogo, con i colori e materiali della natura, c’è la vita che si contempla non solo con la mente e la ricerca dell’artista puteolano, ma con la scienza, con la biologia e con tutti gli elementi della storia uomo/natura. “Le piante – scriveva l’artista – germogliano nel mio corpo ed il respiro di tutte le cose alita come un flauto nelle mie opere”. Vedremo attraverso i lavori la biologia o la filosofia della natura? Arte della Natura o natura dell’Arte? In effetti non c’è una separazione netta tra gli argomenti. Elementi e temi vengono affrontati in un continuo dialogo onirico e fantasioso. Semi, radici, foglie, piante dei Campi Flegrei, sabbia vulcanica, ossidiana, germogli di iris, petali di fiori, tufo, rosso di Pozzuoli rappresentano la nascita, lo sviluppo della natura, umana e vegetale.

Sono tutte “Germinazioni”, nome che Aulitto ha voluto dare alla mostra annunciando la scelta nella Giornata del Contemporaneo del 2020. Aulitto con lucida consapevolezza guarda il mondo con il proprio specchio parlando della vita e il continuo rimando a sé stessa. Mettendo a nudo la materia la fa rinascere liberandola dalla sua impurità, dalle sue false dottrine, metafora di nuova speranza, di ricchezza materiale e spirituale nuova, originaria. La sua fame visionaria non assume mai la violenza di un’ingorda brama, come spesso in altri artisti succede. Essa è sempre temperata da una discrezione di fondo che ingentilisce la rottura linguistica attraverso l’estrema purificazione del lessico. Le piante, i materiali trovati diventano per lui motivo di studio e ricerca, tingendosi di nuove speranze spirituali per analizzare l’inarrestabile trasformazione della vita esorcizzata attraverso le emozioni nella rassicurante stabilità del simbolo stesso. Dal 2017 la Collezione Valenzi ospita in permanenza “Lunetta Leggera”, opera sferica che rappresenta l’infinito, il caos primordiale in contrasto con la caducità della materia. Aulitto è uno spazializzatore del tempo, teche di plexiglass racchiudono oggi le sue opere con lo scopo di saldare per sempre la vita delle cose, dell’arte e della natura. La

La personale è organizzata con il sostegno di Golfo di Pozzuoli, Futura srl, Multicenter, Advanced Systems, Villa Avellino.

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