
NAPOLI – Al via i primi test operativi del Gruppo Grimaldi sul trattore portuale elettrico pronto per l'alimentazione a idrogeno. Nell'ambito del progetto europeo H2PORTS – Implementing Fuel Cells and Hydrogen Technologies in Ports, finanziato dalla FCH JU (Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking, oggi Clean Hydrogen Partnership) e cofinanziato anche dall'Università di Napoli Parthenope e da ATENA, il Distretto campano di Alta Tecnologia Energia e Ambiente, si sono concluse con grande successo le operazioni di conversione del tug master (un trattore per la movimentazione di merci rotabili), che dalla propulsione diesel è passato a quella a idrogeno.
Le prime sperimentazioni sono state condotte a Napoli, nel quartiere Ponticelli, presso il centro ricerche di ATENA, con la collaborazione di LOGIPORT S.p.A., società di logistica del Gruppo Grimaldi che gestisce diversi terminal portuali in Italia.
Durante i test, i driver sono stati letteralmente conquistati dalle generose doti di coppia e potenza del truck, nonché dalle nuove funzionalità e dotazioni del truck: start&stop, one pedal drive e frenata rigenerativa.
I ricercatori del gruppo ATENA hanno superato i test a pieni voti; adesso, a partire da fine gennaio, sarà il porto di Salerno, e precisamente il terminal di LOGIPORT S.p.A., ad ospitare il trattore per la sperimentazione in ambiente operativo: l'innovativo veicolo effettuerà, per circa due mesi, cicli di carico e scarico su navi cargo del Gruppo Grimaldi.
Il successo è tutto made in Campania: per la prima volta, un veicolo 4×4 trasformato con alimentazione a idrogeno a Napoli viene sperimentato per la decarbonizzazione delle operazioni di logistica portuale di uno degli scali più importanti del Centro-Sud. Il trattore portuale verrà poi trasferito in Spagna, a Valencia, presso il terminal ro-ro di VTE (Valencia Terminal Europa, società consociata del Gruppo Grimaldi), dove opererà per circa due anni.
In linea con l'obiettivo del Gruppo Grimaldi di fornire soluzioni al tempo stesso efficienti ed ecosostenibili ed accelerare la transizione ecologica nel settore del trasporto marittimo, l'impiego di questi innovativi veicoli consentirà la movimentazione di carichi rotabili a zero emissioni, migliori e più salutari condizioni di lavoro agli operatori portuali, la riduzione dei consumi di energia della ventilazione forzata nei garage delle navi e l'azzeramento delle emissioni acustiche.
Gruppo Grimaldi
Il Gruppo Grimaldi ha sede a Napoli, controlla una flotta di oltre 130 navi ed impiega circa 17.000 persone. Facente capo alla famiglia Grimaldi, il Gruppo è una multinazionale operante nella logistica, specializzata nelle operazioni di navi roll-on/roll-off, car carrier e traghetti. Comprende sette compagnie marittime, ovvero: Grimaldi Deep Sea, operante nel trasporto merci rotabili e container sulle rotte atlantiche e tra il Mediterraneo e l'Africa Occidentale; Grimaldi Euromed, specializzata nel trasporto merci rotabili in Europa e nelle Autostrade del Mare e nel trasporto passeggeri nel Mediterraneo con il brand Grimaldi Lines; Atlantic Container Line, che gestisce collegamenti container e rotabili tra Nord America e Nord Europa; Malta Motorways of the Sea, società armatoriale; Minoan Lines, gestisce servizi di cabotaggio greco per merci e passeggeri; Finnlines, operante nel trasporto merci e passeggeri nel Mar Baltico e del Nord; Trasmed GLE, attiva nel trasporto di merci e passeggeri tra la Spagna continentale e le isole Baleari.
I collegamenti marittimi sono il fulcro di una catena logistica molto più avanzata, di cui fanno parte numerosi terminal portuali e società di trasporto su strada. Gli oltre 20 terminal portuali di proprietà/gestiti dal Gruppo Grimaldi sono dislocati in 12 paesi nel mondo: Italia, Spagna, Germania, Svezia, Finlandia, Danimarca, Irlanda, Belgio, Egitto, Camerun, Nigeria, Benin. Alcuni di questi terminal sono attrezzati con capannoni e centri P.D.I. (Pre-Delivery Inspection centre) ed officine per il trattamento delle auto nuove prima della loro consegna ai concessionari.