BENEVENTO – Il prossimo 1 febbraio prende il via la terza edizione del progetto ‘I – FACTOR – Fattore Impresa’ ideato ed organizzato dal Gruppo Giovani di Confindustria Benevento e dall’Università Giustino Fortunato. Il progetto coinvolge le scuole superiori di secondo grado di tutta Italia ed è strutturato sotto forma di un concorso per le migliori idee imprenditoriali degli studenti in grado di favorire un percorso operativo di acquisizione di competenze trasversali.
“Sono particolarmente legato al progetto I-Factor – spiega il presidente di Confindustria Giovani Biagio Flavio Mataluni – per due motivi, profondamente diversi tra loro. Innanzitutto puntare sulle scuole superiori, rappresenta un cardine delle mie idee per mettere i giovani al centro, fornire competenze vere, stimolare i ragazzi a ragionare in concreto, più che puntare su un mero nozionismo è di sicuro uno step da fare per dare un orizzonte ai nostri ragazzi. Ma al di là del punto di vista imprenditoriale c’è quello umano, che credo sia primario: ho avuto modo nelle edizioni precedenti di confrontarmi coi ragazzi, sentire il loro entusiasmo, guardare i loro occhi luccicare di fronte a un’idea: e credo che questo sia il vero nocciolo della questione, il punto focale. Vedere i ragazzi sognare: aiutarli a continuare i loro sogni”.
“L’unico capitale vero del Sud è costituito dai suoi giovani, da una scolarizzazione all’altezza dei tempi (che le sue qualificate istituzioni formative ed accademiche possono assicurare, se messe in condizioni di esercitare la loro nobile funzione) – dice Giuseppe Acocella, Rettore di Unifortunato -, ma rischia di rimanere sprecato, costretto ad emigrare, rivolgendo altrove le proprie attese e le proprie capacità per la carenza ed i ritardi che registra il sistema produttivo ma soprattutto economico sociale del Mezzogiorno. Nasce così, da questa consapevolezza, il progetto I-Factor: l’alta scolarizzazione può tradursi in offerta di lavoro qualificato se vengono valorizzate nuove idee e le competenze che ne possono derivare Inutile fare della eccellente formazione, se poi i giovani trovano il deserto sociale ed economica all’uscita dagli studi, e questa iniziativa mira a rendere protagonisti i giovani che frequentano il sistema scolastico e li attiva – mettendo alla prova la loro capacità progettuale – nella direzione di partecipare al processo di sviluppo delle nostre aree”.
Obiettivo del Gruppo Giovani è quello di fornire l’orientamento sia nella scelte future che attraverso l’aiuto di coach esperti “affinché i giovani possano comprendere le proprie attitudini e assecondare le proprie inclinazioni.
Anche quest’anno – aggiunge Paolo Palumbo Delegato Unifortunato alle attività di orientamento e placement – l’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte delle scuole italiane. Saranno rappresentate 9 regioni e parteciperanno al percorso circa 500 studenti che non solo avranno la preziosa occasione di formarsi con esperti, imprenditori e docenti nell’ambito dell‘autoimprenditorialità ma saranno sostenuti dai tutor, messi a disposizione da Unifortunato e Confindustria, per accrescere la propria attitudine imprenditoriale, sviluppando la capacità di agire per passare da un’idea ad un progetto imprenditoriale. I Factor rafforza il legame tre università e mondo dell’impresa ma soprattutto tra università e mondo della scuola, in cui il self employment è sempre più una skill ed un’attitudine di approccio al mondo del lavoro fondamentale per i giovani”.
I progetti vincitori delle due edizioni precedenti si sono trasformati rispettivamente in area laboratoriale attrezzata per gli studenti ed in start-up, quest’ultima grazie all’intervento di un fondo di investimento.
L’iniziativa ha assunto una valenza nazionale ed ambizione dell’iniziativa è quella di trasformare i progetti vincitori in best practices da trasferire, sull’intero territorio, garantendone la replicabilità.
Per Domenico Ialeggio, coordinatore dell’iniziativa, “I-Factor è un programma che sta crescendo insieme al Gruppo Giovani e all’Università G. Fortunato. E’ una occasione di confronto per tutti gli attori coinvolti ed i risultati delle 2 edizioni precedenti lo confermano. Il Gruppo Giovani, da sempre impegnato nella diffusione di cultura imprenditoriale, vuole quest’anno estendere il supporto alle scuole a livello nazionale, anche con il coinvolgimento di altri giovani imprenditori delle altre territoriali. Siamo consapevoli che l’attività di affiancamento e di tutoring per lo sviluppo dei progetti nati tra i banchi di scuola sia fondamentale per far germogliare il seme delle idee e ci auguriamo che gli studenti si appassionino a tal punto da coinvolgerci anche oltre il progetto, magari con l’obiettivo di trasformare la propria idea in impresa. Noi siamo a disposizione!”