
di Pasquale Marino *
Fondato da Max Pfister (scomparso nel 2017) il “Lessico Etimologico Italiano”, è una mastodontica opera scientifica che studia e spiega l’origine, la storia e lo sviluppo di ogni singola parola italiana e dialettale.
Il cervello che la guida, anzi i due cervelli che ne sono a capo, vivono e lavorano a Saarbrücken: Elton Prifti e Wolfgang Schweickard.
La centrale operativa, per così dire, dell’opera, è a Saarbrücken, Capitale del Saarland, il più piccolo Bundesland ad eccezione delle Città Stato, ai confini con la Francia e subito vedremo perché questo particolare geografico è così importante, quando si parla della lingua italiana in questa parte della Germania.
Quando, a metà gennaio, il Console Generale d’Italia a Francoforte sul Meno, Massimo Darchini, ha visitato per la seconda volta il Saarland (che con la Renania-Palatinato, l’Assia e la Bassa Franconia, fa parte della sua circoscrizione consolare su un territorio vasto come la Svizzera), non ha potuto fare a meno di notare tutti i cartelli stradali, soprattutto quelli turistici, scritti in due lingue: in tedesco e… in francese!
Ogni nuovo arrivato deve sapere: sei praticamente già con un piede in Francia.
La Francia è, in Saarland, praticamente e teoricamente onnipresente.
Una presenza che è parte della politica di pace imposta da tutti i governi federali pienamente coscienti che francesi e prussiani prima, francesi e tedeschi dopo, proprio qui nel Saarland se le sono date di santa ragione.
Per secoli, sembrava che l’occupazione preferita da tedeschi e francesi fosse quella di spararsi addosso con tutte le armi a disposizione.
Adenauer e de Gaulle, e tutti i loro successori, soprattutto Kohl e Mitterand, decisero che proprio dal Saarland dovesse partire quel segnale di fratellanza bilingue e di scambio culturale, secondo la strategia: se parlo la lingua del mio vicino di casa e ne conosco a memoria storia e cultura, più difficilmente mi verrà voglia di accopparlo.
L’università del Saarland, dove oggi tra mille difficoltà gli operatori del LEI offrono al mondo un gigante della letteratura italiana, fu fondata dai francesi e nessuno se lo scorda.
Nella Sezione di Romanistica a Saarbrücken, attualmente, tutte le sei cattedre si occupano anche, o esclusivamente, del francese e solo una, esplicitamente, anche dell’italiano: la cattedra di Filologia Romanza, diretta da Prifti.
Nel tentativo di porre rimedio a questo squilibrio, qualche anno fa la presidenza dell’Università ha deciso di modificare il profilo della cattedra di letteratura francese, aggiungendo, nella sua nuova concezione dal 2024, anche una componente italiana. Un eccellente segnale a favore degli studi italiani nel Saarland.
Il “Capitano Prifti” spera che la cattedra, attualmente ancora vacante, sia occupata presto e di poter potenziare il motore della sua “nave Italia”, assieme ai diversi colleghi, ma soprattutto con chi avrà onore e onere nel mettersi al timone dell’importante cattedra di letteratura francese e italiana.
A Saarbrücken esiste il Ginnasio Franco-tedesco, a Saarbrücken esiste l’università franco-tedesca, a Saarbrücken si mangia la migliore Baguette della Repubblica Federale di Germania, ma non si vive di sola baguette…
Ma torniamo all’enorme significato politico, oltre quello scientifico, che il LEI, il più grande dizionario al Mondo, dedicato alla lingua italiana e ai suoi dialetti, assume nel cuore dell’Europa e in una regione in cui l’amore per la cultura francese è imposto come un matrimonio d’altri tempi.
I soccorsi agli operatori della nostra cultura in questa terra, dove l’Italiano ha rischiato quotidianamente l’isolamento, sono arrivati anche con il Console Generale Darchini.
Risale al 2014 la chiusura della cattedra di filologia romanza e letteratura italiana della Professoressa Kleinert e non fu un caso che, proprio qualche anno prima, era stato soppresso il consolato italiano di prima classe nel Saarland.
Solo con grandi sforzi fu salvata la cattedra del Prof. Schweickard dall’accetta dei tagli tedeschi, copia perfetta della nostra famigerata spending review.
Il Console Generale Darchini, con la sua visita a metà gennaio all’Università del Saarland, ha voluto visibilmente dissipare ogni senso di abbandono italiano che ormai si era già diffuso in questa regione della Germania.
E Darchini non è venuto a mani vuote.
Il nostro Console ha annunciato l’imminente arrivo a Saarbrücken della nuova lettrice d’Italiano, a carico del nostro Governo, presso la facoltà di romanistica dell’Ateneo saarlandese.
Il diplomatico ha ricordato che il Tricolore (quello che inizia con il verde) sventola nuovamente a Saarbrücken, dove il Consolato Generale è presente con un proprio ufficio nei locali messi a disposizione dalla Staatskanzlei, unico esempio di collaborazione tra MAECI e un Governo regionale a livello europeo e forse mondiale.
Durante l’incontro con il Vicepresidente dell’università del Saarland Brodowski, il Prof. Prifti ha caldeggiato il rafforzamento dell’insegnamento dell’italiano presso la facoltà di romanistica e dell’italianistica in generale; uno degli obiettivi è la realizzazione del corso di laurea di formazione di insegnanti di italiano alle scuole del Saarland, regione questa con una fortissima presenza italiana. È stato riferito al Console Darchini che c’è molto interesse da parte degli studenti.
Prifti ha, infatti, ricordato che gli studenti aspiranti all’insegnamento dell’italiano, al momento, devono lasciare il Saarland e cercano di studiarlo altrove.
La richiesta, in sede ufficiale espressa al vicepresidente dell’Università Brodowski, ha ottenuto un peso sicuramente maggiore giacché caldeggiata dalla presenza del nostro Console Generale.
Punto nevralgico dei futuri sviluppi sarà l’`Italienzentrum Saarland”, Centro Studi Italiani, l’ultima bella invenzione all’università di Saarbrücken per dare ulteriore spazio al crescente interesse verso la lingua italiana, con una proiezione finalmente esterna, e sarà diretto dal Prof. Prifti, coadiuvato dall’instancabile Dottoressa Tatiana Bisanti.
(nella foto: Elton Prifti con il Presidente Sergio Mattarella all’inaugurazione della sezione di Vienna del Lessico Etimologico)
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(*) giornalista e scrittore italo-tedesco