
Lo Stato interviene concretamente per mitigare il rischio sismico in Italia, con investimenti mirati e un approccio condiviso tra pubblico e privati. Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile, ha illustrato i dettagli del piano intervenendo alla trasmissione 24 Mattino su Radio 24, evidenziando le misure già adottate e quelle previste fino al 2029.
“Il primo provvedimento che ho proposto al Governo e che è stato adottato riguarda una ricognizione speditiva per identificare il patrimonio edilizio più vulnerabile. Ad oggi, abbiamo individuato circa 2.000 edifici con un’elevata esposizione al rischio sismico. Questa analisi, pur rapida, è essenziale per comprendere quali siano le aree più critiche e su cui concentrare gli interventi” ha spiegato Musumeci.
L’obiettivo non è semplicemente mettere in sicurezza le abitazioni, bensì ridurre l’esposizione al rischio sismico con un’azione mirata dello Stato, supportata anche dai proprietari degli immobili. Per questa strategia di prevenzione sono già stati stanziati 100 milioni di euro, con una programmazione che prevede ulteriori finanziamenti fino al 2029.
“Non voglio chiamarlo sisma bonus, perché in passato non è stato utilizzato nel modo migliore. In molti lo hanno sfruttato più per l’isolamento termico che per la sicurezza strutturale” ha aggiunto Musumeci. “Come italiani, purtroppo, abbiamo poca propensione alla cultura del rischio, ed è proprio questo che dobbiamo cambiare. Il Governo sta investendo oltre 500 milioni di euro per il consolidamento delle infrastrutture pubbliche, a partire dalle scuole, che rappresentano una priorità assoluta.”
Oltre agli interventi sugli edifici pubblici, sono stati stanziati 35 milioni di euro per supportare le persone che hanno dovuto lasciare le proprie case a causa delle scosse sismiche di maggio 2024, rendendole nuovamente agibili. Inoltre, è previsto un fondo di 20 milioni di euro annui per aiutare i proprietari che vogliono mettere in sicurezza le proprie abitazioni.
“Non possiamo fermare i terremoti né neutralizzare l’attività vulcanica, ma possiamo e dobbiamo adottare misure per ridurre il rischio. Niente panico, serve solo maggiore consapevolezza: viviamo su uno dei vulcani più complessi al mondo” ha concluso Musumeci.
Fonti:
(foto da Ufficio stampa Città Metropolitana di Napoli)