
DUGENTA (Bn) – “IO RISPETTO” è il titolo eloquente dell'evento organizzato dall'Amministrazione Comunale di Dugenta, e fortemente voluto dal sindaco Clemente Di Cerbo, coadiuvato dal consigliere Fabio Amore e dai volontari del Servizio Civile Universale dugentese, che si terrà venerdì 25 novembre 2022, alle ore 16.00, presso il plesso scolastico cittadino “Leonardo da Vinci”.
Lo spunto è la Giornata internazionale della violenza sulle donne, e al convegno, che ha come scopo primario fornire indicazioni concrete (ciò che lo rende particolarmente utile) e sensibilizzare a questo delicatissimo e cruciale tema le giovani generazioni, vedrà la partecipazione di esperti di livello assoluto. Saranno infatti presenti il capitano dei Carabinieri Virginia Coni, Comandante della Compagnia Carabinieri di Montesarchio, il Luogotenente C. S. Antonio Coppola, Comandante della Stazione Carabinieri di Caserta, la psicologa Carmen Festa, l'avvocato Manuela Zurolo, la dirigente scolastica Rosalia Manasseri, Monsignor Gennaro Barbieri e il sindaco di Dugenta.
L'incontro sarà moderato da Adele Iadevaia, presidente dell'Associazione Artetica.
Durante il convegno verrà resa testimonianza di esperienze dirette e verranno illustrati gli strumenti messi in campo dalle Istituzioni per arginare questo fenomeno, che ha assunto ormai dimensioni molto preoccupanti.
Gli spettatori verranno condotti lungo un percorso simulato, partendo dalla situazione di disagio che vive la vittima, passando per il momento più doloroso, che è quello in cui bisogna aiutare la vittima stessa a comprendere che la colpa di quanto sta accadendo non appartiene a lei, ma a chi la perseguita, per arrivare a come formulare, senza esitazione, l'esplicita richiesta.
Dugenta, è da sempre attenta e sensibile al tema della violenza sulle donne, e in generale a tutti i temi sociali, specialmente quando riguardano le persone più vulnerabili e fragili.
Il successo delle iniziative, passa però per un ingrediente essenziale, che è la capacità di fare sistema. Proprio dai piccoli centri può partire allora l'appello a una coscienza collettiva più coesa e inclusiva.
Se nessuno è solo, all'interno di una comunità, colpirlo diventa più difficile, anzi impossibile.
“Io rispetto”, evoca un altro concetto: “L'amore è rispetto”. Ed è questa la strada da seguire per raggiungere un equilibrio e un'armonia sociale più stabile e rassicurante.
L'esempio di Dugenta è un modello per tutti.
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