Mercoledi 31 luglio alle ore 20, presso la Locanda del Cerriglio si terrà il concerto de Il Rescue jazz duo(Annina Galiano voce – Sergio Forlani piano) attraverso il quale si ripropone il recupero artistico di brani anni 70/80 in chiave jazz e standards evergreen con preferenza per la musica brasiliana e il latin ma non disdegnando brani di propria composizione e swing d'annata. Incontriamo il pianista Sergio Forlani:
Come avviene l'incontro con Anna Galiano?
Ho conosciuto Annina Galiano attraverso l'amica e collega Armanda Desidery, ero alla ricerca di una voce jazz al femminile per tornare ai bellissimi momenti musicali vissuti negli anni 80 con Donatella Mascagna e Armanda mi suggerì di rivolgermi ad Annina, tra l'altro sua allieva di pianoforte. Da subito con lei si è creato un interplay piano e voce difficile da riscontrare in giro, Annina oltre alla meravigliosa voce ha una fantastica capacità di scat e armonizzazione vocale avendo studiato improvvisazione con l'amico e jazz singer Carlo Lomanto. Ed è per questo motivo che stiamo valutando di uscire con un progetto/cd a nome suo, probabilmente per l'anno prossimo.
Cosa significa fare jazz a Napoli in questo momento storico?
Nel pessimo momento artistico che ci tocca vivere il jazz è ancor più di prima un genere di nicchia e fare jazz oggi a Napoli vuol dire andarsi a cercare o a inventarsi da soli gli eventi sempre tra le solite tremila difficoltà ed ostacoli, quindi significa amarlo per davvero. Pur tuttavia devo dire che il solito zoccolo duro di appassionati resiste ancora e appena può prova ad essere presente, come accaduto recentemente al Monastero delle Trentatrè all'ultimo concerto mio e di Annina; un pubblico attento e plaudente a fine concerto.
Come si costruisce un concerto del genere?Cosa proponete? come cade la scelta dei brani e perchè?
Il programma di un concerto del genere si costruisce innanzitutto sulla scelta dei brani il più possibile congeniali ad Annina e, visto che entrambi abbiamo una predilezione per il brasiliano/latin abbiamo scelto cose di Tania Maria, di Jobim ovviamente e brani inediti di mia composizione basati però sul groove jazz/fusion, altra mia vecchia passione. Mi auguro a breve di poter tornare a suonare in giro in quartet che è la cosa che amo di più.
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