di Girolamo De Simone*
Giovedì 18 gennaio, alle 17,30, al Circolo Nautico Posillipo (Napoli, Via Posillipo, 5) verrà presentato il nuovo libro di Gabriele Cervelli “La Medicina Olistica. Come determinare la catena causale che dà origine al sintomo” (Giuseppe de Nicola editore). Con l’Autore interverranno Vittorio Del Tufo, Redattore capo de “Il Mattino”; Catello Manfuso, Medico chirurgo, Docente di Omeopatia; Italo Sabelli, Medico chirurgo, Omeopata, Docente di Agopuntura. L’incontro verrà aperto da Aldo Campagnola, Presidente del Circolo Nautico Posillipo, e sarà moderato dal Dott. Giuseppe de Nicola, Editore e Chirurgo.
Gabriele Cervelli è un Medico, nel senso più profondo e autentico che questa parola possa raccogliere. L’incontro con Lui è già viatico verso la guarigione, perché – come narrano i più antichi testi – è fin dal rapporto col medico che inizia la cura.
Lo conobbi quasi vent’anni fa, grazie a una regista teatrale che me ne aveva parlato in modo entusiastico, e alla quale aveva risolto seri problemi. Chi, per lavoro o semplice istrionismo, sta quasi ogni sera sul palcoscenico, è esposto allo sguardo e alla critica non sempre benevola; per questa ragione, spesso sviluppa patologie di non facile individuazione e soluzione.
Io avevo da poco perso mia madre, e poiché ogni mio fare era filtrato dal suo ascolto estetico, quella scomparsa prematura e terribile era andata a colpire anche l’aspetto più creativo ed intimo della mia già fragile costituzione, infittendo quella ‘fantasia di sparizione’ con la quale tutti noi dobbiamo – prima o poi – fare i conti. Quando lei morì, si acuì un dolore sordo che alcuni filosofi definiscono ‘melancholia’: un malessere oscuro, nero, che in poco tempo si trasformò in grave sindrome emorragica, palese al più piccolo degli ostacoli.
È quindi nel mio momento più difficile che appare Gabriele Cervelli. Con le sue metodiche trovò nome e origine al mio problema, subito però prescrivendomi i più aggiornati esami ‘mirati’, nel desiderio di fornirmi la ‘prova del nove’ della diagnosi. E immediatamente iniziandomi a una Cura che tenesse conto dalla costituzione fisica, del cibo, di un equilibrio complessivo tra opposte istanze. L’individuazione dei problemi alimentari non è per Lui seconda alla ricerca delle abitudini posturali scorrette, ambedue realizzate attraverso tecniche innovative e di straordinaria precisione, e, come già detto, sempre confermate dall’esito di successivi esami strumentali.
Così, quando il Dottor Cervelli mi ha parlato di questo libro, offrendomi l’occasione di leggerlo e di prefarlo, mi sono subito reso conto dell’importanza della sua intrapresa. Il volume è prezioso, perché riassume questo approccio unico, scientifico, di un’arte al servizio del paziente, il quale guarisce perché è messo in condizione di comprendere i motivi profondi delle affezioni, e perché viene educato e sospinto, passo dopo passo, a un cambiamento che lo rende felicemente consapevole dopo un cammino autenticamente condiviso. In questo caso, infatti, il Medico è capace di Ascolto, e padroneggia una metodica unitaria nella complessità, e per questo molto efficace.
Il testo inizia con una riflessione sul “paradigma olistico” riferito ad esseri viventi, definito “come un complesso insieme di fattori che regolano l’attività biologica”, ma anche “l’interazione con l’ambiente in cui (si) vive”. Il pensiero dell’Autore va a Goethe, ma anche alle più recenti ricerche sulla complessità multidisciplinare. Questa necessaria integrazione con ciò che ci circonda conduce all’esplicitazione delle ‘somatotopie‘, le quali possono essere comprese e definite come “una parte del corpo” che ne rappresenta però anche un’altra. Da qui si procede alla trattazione della medicina vibrazionale, oggi ben supportata dalle teorie quantistiche e dalle loro applicazioni in campo medico. Tra i fisici che ne hanno trattato, segnalo solo Fabio Fracas, docente a Padova: in un saggio a carattere divulgativo [Il mondo secondo la fisica quantistica, Milano 2019] riporta l’affermazione di Richard Feynman, per il quale “si può dire che la chimica teorica fondamentale è in realtà un aspetto della fisica”, lasciandone scaturire l’ipotesi per cui “la patologia, che in prima istanza appare come una anomalia della struttura molecolare del corpo, rimanda in seconda istanza a un disturbo nella rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare” [Piergiorgio Spaggiari, cit in F. Fracas, p. 191]. Si tratta di un cammino affascinante, e Gabriele Cervelli non esita a citare e illustrare l’importanza delle frequenze “nel creare la possibilità del nostro ecosistema di essere regolato” da un’energia vitale per la quale, concetto davvero fondante di questo volume, a un sistema che poggia su sostanze si sostituisce un panorama composto da relazioni.
I capitoli successivi vanno a esplorare la riflessologia, l’iridologia (centrale davvero nell’approccio diagnostico di Cervelli), la valutazione del sistema neurovegetativo, la definizione delle principali intolleranze alimentari e la loro interrelazione con alcune patologie ricorrenti. Un campo ulteriormente affascinante, e trattato con opportunità dall’Autore, descrive le straordinarie possibilità dell’acqua a partire dalle ricerche di Giuliano Preparata, Emilio Del Giudice e del Premio Nobel Luc Montagnier. Ciò che avviene a cavallo dei domini di coerenza e di incoerenza dell’acqua conduce altri studiosi all’ipotesi di un’acqua quantistica, dove materia ed elettromagnetismo trovano oscillazioni frequenziali identiche in determinate condizioni di densità della materia [Roberto Germano, Acqua. L’acqua elettromagnetica e le sue mirabolanti avventure, Napoli 2006].
Il discorso sull’acqua conduce naturaliter a quello sull’omeopatia e alle principali affezioni che essa può mirabilmente curare. Una sezione di approfondimento è quella che si occupa dei nutrienti, la cui descrizione dettagliata fornisce materia di approfondimento per quanti vogliano approfondire il ruolo che essi svolgono nel metabolismo cellulare. La metodica, che è al centro del successo terapeutico di Gabriele Cervelli, viene dettagliatamente descritta a partire da test citotossici, e fino alle più avanzate tecniche kinesiologiche.
La parte finale del libro è opportunamente dedicata a una utilissima disamina delle principali intolleranze alimentari e a una preziosa casistica clinica dalla quale si evince l’accurata descrizione dei sintomi patogenetici che possono essere provocati anche da alimenti comuni (Gabriele Cervelli offre, di caso in caso, la soluzione opportuna, suggerendo al paziente la sospensione temporanea o l’eliminazione dell’alimento incriminato, conseguendo sempre un successo terapeutico). Ogni capitolo è arricchito da immagini esemplificative tratte da repertori o dalla sconfinata casistica raccolta sul campo, in lustri di proficue prassi, dall’Autore.
Finestre di approfondimento si aprono numerose, sugli Autori che autenticano o iniziano le differenti metodiche, mostrandoci come il segreto di questo approccio medico consista nella sintesi terapeutica; una sintesi innovativa, che Cervelli è stato in grado di realizzare, ad altissimi livelli di approfondimento teorico e scientifico, perseguito e raggiunto anche qui, nel divulgare sinteticamente il suo sapere. Un approccio che, forse, è in sintonia con un auspicio formulato da Niels Bohr ai primordi della straordinaria rivoluzione scientifica del ‘29: “Dobbiamo, in generale, essere preparati ad accettare il fatto che una spiegazione completa di una stessa questione possa richiedere diversi punti di vista che non ammettono una descrizione unitaria”. Da questa semplice riflessione emerge la prospettiva che dovrebbe forse illuminare il futuro di una scienza in cammino, priva di fondamentalismi, non assertiva, non impositiva, pronta a mettersi in discussione per garantire l’unica cosa che, alla fine, davvero conti per noi: la centralità dell’essere umano e – nel caso specifico della scienza medica – il suo benessere.
[Estratto dalla Prefazione al volume]
(*) Musicista e critico musicale
È tra gli esponenti delle avanguardie musicali legate alla musica di frontiera