
NAPOLI – Sarà presentato giovedì 26 gennaio, alle ore 16, alla Libreria The Spark (piazza Bovio, 33 – Napoli) ‘La croce e la svastica' (D'Amico editore) il libro scritto da Ottavio Di Grazia e Nico Pirozzi sui silenzi e sulle ambiguità che hanno caratterizzato il pontificato di Pio XII. Ne discute con gli autori Nino Daniele.
IL LIBRO
Assurto al trono di Pietro sei mesi prima dello scoppio della guerra, Eugenio Pacelli ebbe la sgradita sorpresa di doversi confrontare con una prova con la quale nessun altro pontefice si era mai misurato. Eppure, dei protagonisti di quella storia conosceva praticamente tutto e tutti. A cominciare da Adolf Hitler con il quale, il 20 luglio 1933, aveva firmato il Reichskonkordat. Della mattanza degli ebrei ne venne a conoscenza sin dall'inizio, grazie alla rete di prelati e diplomatici cattolici che lo tenevano costantemente informato. Ottomila e più pagine di documenti vaticani lo dimostrano in maniera ineccepibile. Non da oggi, ma da più di quarant'anni. Nonostante la dimensione del massacro in atto, dalle labbra di Pio XII non si udì mai un vero grido di protesta, anche perché la parola «ebreo» era stata bandita dal vocabolario ufficiale. A condizionare le sue scelte non furono solo i pregiudizi antigiudaici di cui era infarcita la Chiesa, ma anche la convinzione che ebraismo e bolscevismo rappresentassero le due facce di una stessa medaglia. Timori che, anni dopo, furono a fondamento della “decima” crociata: quella che la Chiesa di Pacelli intraprese contro il comunismo ateo e perverso. Sugli echi di quella particolare crociata, promossa a distanza di settecento anni dall'ultima, centinaia di criminali di guerra del calibro di Mengele, Eichmann e Pavelić poterono lasciare l'Europa con la complicità di preti, monaci e vescovi. Una infamante pagina di storia che cela responsabilità ai più alti livelli della Chiesa cattolica, che il libro cerca di svelare in tutti i suoi aspetti
GLI AUTORI
Ottavio Di Grazia – Insegna all'Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. È stato docente di Storia della Diaspora all'Università degli Studi di Trieste. Ha insegnato e insegna in diversi Istituti di Studi Universitari e di Ricerca. Ha tenuto lezioni all'Università di Parigi-Sorbona e partecipato in qualità di relatore a Colloqui Internazionali a Parigi e Berlino. Ha tenuto lezioni al Master di I e II livello in Scienze religiose presso l'Università “La Sapienza” di Roma negli anni accademici 2009 e 2010. Traduttore e autore di numerosi saggi, in particolare sul pensiero e la cultura ebraica del Novecento. Collabora con diverse riviste e quotidiani italiani ed europei.
Nico Pirozzi – Laureato in Sociologia, giornalista professionista. Specializzato in giornalismo d'inchiesta e di precisione, è, tra l'altro, autore dei volumi “Italiani Imperfetti” (Memoriæ-Museo della Shoah, 2022) e “Salonicco 1943” (Edizioni dell'Ippogrifo, 2019), di una trilogia sulla Shoah in Campania: “Fantasmi del Cilento” (CentoAutori, 2007), “Napoli Salonicco Auschwitz” (CentoAutori, 2008) e “Traditi” (CentoAutori, 2010). Ha curato la riedizione del pamphlet scritto da Maurizio Valenzi nel 1938, “Ebrei italiani di fronte al razzismo” (CentoAutori, 2010), e la pubblicazione del memoriale di Gunther Langes “Auf Wiedersehen Claretta” (CentoAutori, 2012). Con Massimiliano Amato e Ottavio Di Grazia ha firmato il volume “Una storia sbagliata” (Edizioni dell'Ippogrifo, 2018).
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