
NAPOLI – E’ campano il primo riso premiato con il prestigioso premio Platinum, dopo 31 anni di Merano Wine Festival. E’ la nuova tecnologia di riso a conquistare la giuria. Il riso Magnum è l‘evoluzione dell‘arborio e del carnaroli risalenti ormai alla metà del secolo scorso.
Il Magnum è oggi il più grande dei risi da risotto e porta un’altra novità assoluta, è un chicco aromatico. Cucinandolo infatti, il profumo di riso pervade la cucina. Pochi sanno che il riso si produceva nella Piana del Sele tra il 1400 e il 1800. Oggi dopo tre anni di sperimentazione con l’Università Federico II di Napoli presso la stazione agraria sperimentale di Torre Lama a Bellizzi, nasce la produzione di una nuova eccellenza italiana.
Il progetto è un’incredibile sintesi di innovazione tecnologica, valorizzazione territoriale e attenzione per l’ambiente. Per la prima volta nella storia il riso viene coltivato in serra fredda. Una tecnica che serve sia per proteggere il raccolto dagli sconvolgimenti del climate change, sia ad avere il minimo spreco di acqua con la tecnica di irrigazione a microportata localizzata.
L’acqua della piana del Sele è incontaminata, proviene dal fiume Sele e ad oggi permette la produzione della quarta gamma che, per quantità, soddisfa il fabbisogno di tutta Europa, è qui che con una coltivazione rigenerativa il riso si inserisce perfettamente nella rotazione delle suddette colture. Nel momento del taglio del riso un manto organico rimane sullo stesso terreno e costituisce l’alimento migliore per la successiva coltivazione di rucola o insalata, le piante di riso sono poi in grado di assorbire l’azoto rilasciato da queste ultime.
La collaborazione con l’Università è solo agli esordi, sono infatti in programma altre sperimentazioni sia per le tecniche di coltivazione, che per quelle di irrigazione con l’obiettivo di rendere la risicoltura sempre più sostenibile e innovativa.
(foto dal sito www.heraneicampi.it)