La Biennale della Prossimità a Napoli si conferma un evento di grande rilevanza, capace di coinvolgere la comunità locale e nazionale in pratiche di inclusione sociale, rigenerazione urbana e coesione comunitaria. Un’opportunità unica per esplorare nuove visioni del vivere collettivo, rafforzare i legami di prossimità e immaginare uno sviluppo sostenibile e solidale per il futuro delle città.
Dal 3 al 5 ottobre 2024, Napoli sarà il cuore della Biennale della Prossimità, un evento di portata nazionale che vede la partecipazione di circa 600 persone provenienti da tutta Italia. La quinta edizione si svolgerà nel cuore storico della città, in spazi emblematici come il Teatro Trianon, l’Albergo dei Poveri, Officine Gomitoli, il Centro Salesiani Don Bosco e la Fondazione Campania Welfare. Il programma, ricco di appuntamenti come workshop, mostre, laboratori e attività ludiche, è consultabile sul sito ufficiale www.biennaleprossimita.it.
Un programma ricco e variegato
La Biennale propone una serie di dialoghi che affronteranno temi come economia, cura, inclusione e le visioni future legate alla prossimità. Tra gli eventi culturali spicca lo spettacolo teatrale “Un estremo atto d’amore”, di Riccardo Salvini, alle 15 del 3 ottobre, e “Storie”, a cura di Rete 14 Luglio, con Francesco Giorda e Stefano Dell’Accio, alle 20:30 presso il Teatro Trianon.
La cena di strada del 4 ottobre sarà uno dei momenti più attesi: “Cibo e cultura al Rione Sanità”, dove i partecipanti esploreranno il quartiere accompagnati da guide locali. Si visiteranno luoghi d’arte come la Chiesa di Sant’Aspreno, che ospita lo Jago Museum, la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini e la Basilica di Santa Maria della Sanità. Qui sarà possibile degustare piatti tipici, in un mix di cultura e convivialità.
Dichiarazioni istituzionali
Lucia Fortini, assessore all’Istruzione e Politiche sociali della Regione Campania, ha dichiarato: “La Regione Campania sostiene questa edizione della Biennale per il suo impatto positivo sull’inclusione sociale. L’evento favorisce sinergie tra enti, istituzioni, amministrazioni e terzo settore, per garantire un sistema di Welfare forte e orientato al benessere della comunità.”
Roberta Gaeta, consigliera regionale, ha sottolineato l’importanza di Napoli in questo contesto: “Sono orgogliosa che Napoli sia il palcoscenico della Biennale. Negli ultimi anni, la città ha dimostrato un’incredibile capacità di rigenerazione, rafforzando i legami di comunità e sviluppando progetti di inclusione sociale.”
Massimo Ruggeri, del comitato promotore nazionale della Biennale, ha aggiunto: “Le pratiche di prossimità raccontano un modo diverso di vivere e sviluppare i territori. A Napoli presenteremo anche la quarta indagine dell’Osservatorio nazionale sulla prossimità, che evidenzia il valore produttivo e generativo di questo approccio.”
Daniele Ferrocino, altro membro del comitato promotore, ha affermato: “Siamo felici che la Biennale abbia raggiunto Napoli. La città ha una tradizione unica di prossimità e confidiamo che questo incontro stimolerà quanti producono bene comune attraverso pratiche di condivisione.”
Laura Marmorale, del comitato locale, ha concluso: “Accogliere la Biennale a Napoli ha permesso di riunire una rete trasversale di associazioni, cooperative e volontariato, per tracciare percorsi innovativi che la città è già in grado di esprimere.”
La Biennale e i partner
La Biennale della Prossimità è un percorso partecipato, iniziato un anno fa, a cui hanno aderito 38 organizzazioni locali. Dopo le precedenti edizioni a Genova, Bologna, Taranto e Brescia, Napoli è stata scelta come sede per il 2024. I promotori nazionali includono il Consorzio Abele Lavoro, Consorzio nazionale Idee in rete, Cnca, Consorzio Emmanuel, Associazione Isnet, Legacoopsociali, Legambiente e la Scuola Centrale di Formazione. Partner dell’evento sono il Comune di Napoli, la Regione Campania e la Fondazione Con il Sud.
Il comitato locale della Biennale
Il comitato locale della Biennale vede la partecipazione di una rete estesa di associazioni, cooperative e organizzazioni, tra cui Cgil Napoli e Campania, Coop 4 art, Forum Droghe, Officine Gomitoli, Legacoop Campania, Dedalus cooperativa sociale, Progetto Uomo cooperativa sociale, Fondazione di comunità San Gennaro, Libera Campania, Istituto comprensivo Aldo Moro, Il Millepiedi società cooperativa, Legambiente Campania, Remade Community Lab, Gesco, Comunità del Parco Viviani, Era cooperativa sociale e molti altri.
La Biennale della Prossimità a Napoli si conferma un evento di grande rilevanza, capace di coinvolgere la comunità locale e nazionale in pratiche di inclusione sociale, rigenerazione urbana e coesione comunitaria. Un’opportunità unica per esplorare nuove visioni del vivere collettivo, rafforzare i legami di prossimità e immaginare uno sviluppo sostenibile e solidale per il futuro delle città.