
Il Napoli Film Festival 2024, giunto alla sua 25ª edizione, ha visto un ampio riconoscimento per il cinema italiano e internazionale, con numerosi premi assegnati alle migliori opere e interpretazioni. “Kalavrìa” di Cristina Mantis ha vinto il Vesuvio Award come miglior film nel concorso Nuovo Cinema Italia. La giuria, composta dal regista Romano Montesarchio, dall’attore Nando Paone e dalla giornalista Ilaria Urbani, ha lodato il film per la sua capacità di raccontare in modo evocativo e poetico una regione ricca di storia, la Magna Grecia, spesso denigrata o trascurata nel panorama cinematografico. Il film ha colpito per i suoi personaggi rivelatori e per una fotografia che ha saputo rendere la bellezza dei luoghi senza essere invadente. Attraverso il mito, Kalavrìa esplora temi contemporanei complessi come il dolore, la criminalità e l’abbandono politico.

Una menzione speciale è stata assegnata a “Desiré” di Mario Vezza, un’opera che, secondo la giuria, ha acceso i riflettori sul disagio giovanile e la questione dell’integrazione, due temi cruciali in vista dell’atteso referendum sulla cittadinanza dei migranti. La giuria ha apprezzato il film per la sua capacità di raccontare la difficoltà di crescere in un contesto di disgregazione sociale.
Nella sezione SchermoNapoli Corti, il premio per il miglior corto è andato a “L’attesa” di Antonello Novellino e Antonio Quintanilla. Il corto ha colpito la giuria per la sua straordinaria capacità di sintesi, condensando il senso dell’attesa e concludendosi con un “plot twist da manuale”. Anche in questa sezione, è stata assegnata una menzione speciale a “Z. O. (Zona Orientale)” di Loris G. Nese per il suo linguaggio registico innovativo e una sceneggiatura solida che ha reso le immagini tangibili e potenti.

Le migliori interpretazioni sono state quelle di Giacomo Rizzo per il cortometraggio “Era ora!” di Valerio Manisi e Anna De Dominicis per “A piedi nudi” di Luca Esposito. Rizzo è stato premiato per la sua performance intensa e misurata, che ha saputo rappresentare con forza un’anima complessa in un personale Purgatorio. De Dominicis, invece, ha conquistato la giuria con la sua capacità di incarnare il tumulto emotivo della giovinezza attraverso una recitazione spontanea ma consapevole.
I premiati delle sezioni Nuovo Cinema Italia e SchermoNapoli Corti hanno ricevuto anche un contributo economico rispettivamente di 2.000 e 1.000 euro per il noleggio di attrezzature cinematografiche grazie al supporto dello sponsor tecnico CIAK.rent, un’azienda campana specializzata nel service audiovisivo.

Il direttore del festival, Mario Violini, ha espresso grande soddisfazione per i risultati della 25ª edizione, sottolineando l’importanza di aver celebrato un quarto di secolo di successi e anticipando che il team è già al lavoro per la prossima edizione. Violini ha dichiarato: «In 25 anni abbiamo celebrato il meglio del cinema internazionale, ospitando star come Cate Blanchett, Sigourney Weaver e grandi personalità italiane come Ennio Morricone, Francesco Rosi, Giancarlo Giannini, Paolo Sorrentino e Pupi Avati. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di mettere in risalto le eccellenze della nostra città e del cinema italiano, e continueremo a farlo con un nuovo format e molte sorprese per la prossima edizione».
La serata di premiazione si è svolta nella prestigiosa Sala Dumas del Grenoble, sede dell’Istituto Francese, confermando la rilevanza internazionale del Napoli Film Festival e la sua capacità di rinnovarsi, mantenendo al contempo un forte legame con la tradizione cinematografica.
(foto da Ufficio Stampa Napoli Film Festival)