‘Non ci resta che vivere’: al Théâtre de Poche il femminile plurale di Leda Conti

NAPOLI – In scena al Nouveau Théâtre de Poche (via Salvatore Tommasi 15, Napoli) mercoledì 8 marzo, alle ore 19, ‘Non ci resta che vivere’ (semiserio ironico caleidoscopio di ritratti femminili) di e con Leda Conti, per la regia di Sergio Di Paola.

Lo spettacolo ha debuttato nella Rassegna Politeatro 2015-2016 nell’ambito della manifestazione “Marzo Donna 2016”, patrocinata dal Comune di Napoli, ed è attualmente presente, tra l’altro, nella rassegna “Il Teatro cerca Casa”, ideata e diretta da Manlio Santanelli.

Donne. Sostantivo femminile plurale

Una girandola di parole e suoni in cui si alternano donne diverse, che con humour ci raccontano le loro manie, i dubbi e i timori, la voglia di essere sempre al massimo e di cambiare, il loro esserci sempre e prepotentemente, in casa, in famiglia, al lavoro.

Mitiche/terrene, forti/deboli, allegre/tristi, eroiche/vittime, pazienti/irruenti… potremmo continuare all’infinito a definire l’essere donna con i contrasti. Perché infinite sono le sfumature della sostanza femminile che secoli di letteratura di ogni angolo del mondo hanno descritto nell’intimo e nella società.

Questo caleidoscopio di ritratti propone la rappresentazione del femminile dal punto di vista delle donne, che con vibrante auto-ironia sanno talvolta essere più crudeli degli uomini, amici/nemici a tratti odiati, più spesso amati, malgrado le differenze e le difficoltà.

“Perché la comprensione – reciproca – è davvero un obiettivo arduo da raggiungere – dice Leda Conti -. E allora, cominciamo da noi stesse, impariamo a ridere di noi, delle nostre insicurezze e dei nostri tic, a commuoverci per noi, a reinventarci. Proviamoci. Nella diversità è la nostra vera ricchezza. Nostre compagne saranno battute brillanti, situazioni divertenti, musiche accattivanti per dare voce e corpo alle donne di oggi. Sarà questo un breve viaggio in cui ci piacerebbe che la strada e la meta possano coincidere”.

Note di regia

“Non ci resta che vivere” è uno spettacolo che ci permette di esplorare il multiforme pianeta femminile. È un viaggio alchemico tra riflessioni attente, ironiche, sarcastiche, poetiche sulla quotidianità delle donne, sui loro desideri e le loro aspirazioni, in cui si alternano contraddizioni, serenità, autenticità e un pizzico di follia. L’universo femminile è per me magico e complesso, perché così diverso da quello maschile, eppure, nel condividere frustrazioni e incertezze, tipiche dell’oggi, noi uomini le sentiamo più vicine che mai.

La pièce è costruita come un mosaico di diversi personaggi femminili che si e ci raccontano vizi, abilità e difetti delle donne, facendo leva su stereotipi e cliché sempre attuali, alla perpetua ricerca di affermazione personale, per arrivare comunque ad apprezzare il bello delle donne, fra virtù e non-sense.

Sergio Di Paola

Leda Conti, attrice, cantante, tanguera. Formatasi in numerosi laboratori di canto e recitazione, collabora da anni con il Théâtre De Poche di Napoli, spaziando dal repertorio classico a quello contemporaneo. Diretta, tra l’altro, da Lucio Allocca, Peppe Miale, Ernesto Lama, si esibisce anche in inglese e spagnolo e appare in varie trasmissioni tv, spot pubblicitari e film.

Sergio Di Paola, attore, autore, regista, mimo, clown, prestigiatore, musicista. Performer a tutto tondo, diplomatosi all’Accademia del Teatro Bellini di Napoli, è socio fondatore del Théâtre De Poche di Napoli. Diretto, tra l’altro, da Lindsay Kemp, Paolo Rossi, Lucio Allocca, Davide Iodice, Giancarlo Sepe, vince numerosi premi e partecipa al Napoli Teatro Festival e al Festival Teatrale Benevento Città Spettacolo. È entrato a far parte del Team dei Clown del Cirque du Soleil.

 

CONDIVIDI L’ ARTICOLO
  • Articoli correlati

    Ultime notizie