Chiusura da record per la 14ª edizione del Paestum Wine Fest Business 2025, il più grande salone del vino del Centro e Sud Italia che ha alzato l‘asticella della qualità e dell‘internazionalizzazione. L’evento, ospitato al NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, ha contato 152 cantine, 16 consorzi, 40 ospiti di spicco, 11 masterclass, 3 focus tematici e 11 riconoscimenti assegnati ai grandi protagonisti del settore. Sotto la guida di Angelo Zarra e Alessandro Rossi, il festival ha messo al centro business, innovazione, turismo ed editoria, sancendo la sua identità B2B.
L’allestimento curato dal celebre architetto Fiorenzo Valbonesi ha dato vita a un ambiente minimal-chic di respiro internazionale, in linea con la nuova direzione “business” del format. A rafforzare il legame con il territorio e le istituzioni, il festival ha goduto del patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, Camera di Commercio e Assoenologi, oltre al supporto di brand come AEB, Oracom, TellyWine®, Kipin, Carpino, Divinamente LabSmyb, Poste Italiane e Pasquini Marino.
Tra le masterclass più seguite: Cannonau Likeness International, Sfumature di Chardonnay tra Italia e Francia, Franciacorta Riserva Palazzo Lana, Chianti Classico Lamole di Lamole, Langhe raccontate da Pasquale Pellissero e Trend Italiani in America. Ogni incontro ha celebrato la cultura enologica in una dimensione esperienziale e interattiva.
Tra i premiati Franco Pepe come Ambasciatore del territorio nel mondo, Federico Menetto con il premio speciale PWF, Bruno Petronilli come miglior giornalista enologico e Naima Aboussakkine vincitrice della borsa di studio e Premio Intrecci. Spiccano anche Ivano Valmori (Premio Innovazione), Chiara Di Gianni (Agenzia Emergente) e Giuseppe Mocciola (Premio Comunicazione Digitale).
Grande attenzione all’internazionalizzazione, con oltre 20 buyers provenienti da Svezia, Spagna, Grecia, Norvegia, Sud Africa e altri Paesi, accolti da Eros Teboni e Charlie Arturaola, volto internazionale del festival. Le “Riflessioni sul vino nella ristorazione contemporanea” hanno aperto un dibattito di spessore con Davide Macaluso, Marzia Varvaglione, Raffaele Chiacchiero e altri esponenti AGIVI e Wine Club.
La tecnologia ha avuto un ruolo chiave: TellyWine®, la web app basata su AI e realtà aumentata, ha permesso di scansionare le etichette per conoscere origine, abbinamenti e caratteristiche dei vini. Inoltre, il debutto del WineTour VR ha offerto un viaggio immersivo nei vigneti italiani, segnando un’inedita sinergia tra turismo esperienziale e innovazione digitale.
Per la prima volta, il PWF ha aperto le porte all’editoria con le presentazioni dei libri Uomini à la carte di Francesca Negri e Anna Mazzotti, Untold – la guida ai distretti del vino italiano – e la masterclass Abbinare un’emozione tra calici e libri condotta dalla giornalista Maria Cerino con contributi originali ispirati a opere come Bassotuba non c’è, Nudi e crudi, Malanimo e Simultaneo.
Infine, a brillare nel cielo del festival, le 23 stelle Michelin del Wine Club PWF, tra cui Manuele Pirovano (D’O), Andrea Menichetti (Da Caino), Lavinia Santicchia (Andrea Aprea), Francesco Cioria (San Domenico), Patrizio Pizzi (Idylio), Raffaele Mellino (Quattro Passi), coordinate da Matteo Zappile e supportate dalla Cantina San Salvatore 19.88.
La XV edizione è già in programma per il 2026. Il Paestum Wine Fest Business si conferma punto di riferimento per il mondo del vino, unendo eccellenza, visione e territorio sotto il segno del futuro.
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