Perrotta (EFFEDICI): Incongruenze, penalizzati commercio e turismo

NAPOLI – Governo ancora diviso su possibili allentamenti delle misure ad aprile, in base al miglioramento dei dati. “Il premier Draghi – sottolinea Vincenzo Perrotta, presidente di EFFEDICI, la Federazione che in Campania raggruppa oltre settemila operatori e piccola imprese del Commercio, dell’Artigianato e dei Servizi – insiste di ‘non voler illudere gli italiani’ anche in caso di dati in discesa. Questo significa che ad aprile tutta Italia resterà in zona arancione o rossa, nessuna fascia gialla né tanto meno bianca, ed anche il sogno della Sardegna ‘libera0 è durato pochissimo. Ciò si tradurrà inevitabilmente nella proroga delle limitazioni agli spostamenti; bar e ristoranti chiusi se non per asporto e consegne a domicilio”.

Per il presidente di EFFEDICI prevale la linea della prudenza e l’Italia, prevedibilmente, resterà chiusa fino al 30 aprile.

“Intanto – prosegue Perrotta – restano abbassate e serrande dei negozi di abbigliamento, accessori e delle gioiellerie, dando il senso dell’incompetenza tecnica che si trasforma in una netta discriminazione per queste categorie. Invece, e siamo al paradosso, si concedono viaggi all’estero con le scusanti più puerili e si lasciano i nostri alberghi chiusi. C’è da domandarsi se chi ha avuto in mente questa trovata è lo stesso che discrimina le categorie commerciali facendole restare chiuse”.

“Queste incongruenze e disparità rischiano di portare gli italiani sull’orlo della disobbedienza civile – aggiunge Perrotta -. Oltretutto stare aperti, e lo dice il Tribunale, non è reato penale bensì reato amministrativo”.

“Intanto mercoledì 7 aprile la Federazione del Commercio Campania lascerà liberi i propri associati di regolarsi come credono – conclude Perrotta -. Intanto abbiamo dato mandato alla nostra area legale di tutelarci e di procedere con una richiesta di risarcimento per il danno subito dalle categorie menzionate. Abbiamo anche proposto una modalità di accesso ai locali basata sui metri quadri da destinare agli avventori e il rispetto del distanziamento fisico all’interno dei negozi”.

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