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Piano sostegni Regione. Buonavita (Cisl): Bene gli aiuti, ma metodo sbagliato

NAPOLI – “E’ innegabile che il Piano di Aiuti e Sostegni proposto dalla Regione Campania di 400 milioni di euro a favore di imprese e famiglie non può che godere di un giudizio positivo nel merito, ma assolutamente negativo nel metodo. ” E’ quanto afferma la Segretaria Generale della Cisl Campania Doriana Buonavita.

“Per quanto concerne l’utilizzo dei fondi europei e dei fondi regionali recuperati doveva aprirsi una necessaria informativa e discussione con le parti sociali e datoriali, pertanto appare evidente che la richiesta di incontro inviata da Cgil Cisl e Uil Campania cadrà nel vuoto e preso atto che il tavolo del Partenariato è stato esautorato risulta almeno legittimo conoscere la provenienza dei 400 milioni di euro stanziati. E’ evidente – prosegue Buonavita – che le famiglie e le imprese campane necessitano di aiuti e sostegni urgenti per calmierare i costi energetici e per la Regione Campania in tempi elettorali arrivare prima del Governo può essere motivo di vanto. Resta un nodo strutturale da sciogliere, ovvero se le risorse economiche derivanti dai fondi comunitari, dal Pnrr, dal bilancio regionale siano nella diretta ed esclusiva disponibilità di chi governa oppure a disposizione anche del dovuto e già richiesto dialogo con i corpi intermedi, cioè sindacati, associazioni datoriali e terzo settore”.

Per la Segretaria Generale della Cisl Campania “il Piano socio economico condiviso al tempo del Covid fu frutto di una tempestiva e proficua discussione e che teneva conto del monitoraggio che ogni soggetto in campo aveva potuto esperire per quanto di competenza. Presumere di poter aderire ai bisogni delle famiglie e delle imprese campane senza averne piena contezza è un atto di forte protervia che nuoce in un clima sociale già fortemente minato da insicurezze. Innalzare le accise Regionali ai tempi dello scorso Defr, agevolare la mobilità’ passiva in tema sanitario, versare rate per le sanzioni relative alle multe combinate della UE alla Campania in materia di smaltimento rifiuti pari a 283 milioni di euro, sono solo alcuni dei buchi neri di cui non ne comprendiamo le ragioni e a pagarne le conseguenze sono solo i cittadini campani ai quali si dà con la mano destra per poi togliere con la sinistra”.

“Speriamo che terminata anche questa campagna elettorale si riesca a fare a meno delle fughe in avanti per dare inizio ad un proficuo Piano sociale ed economico strutturale che possa essere frutto del confronto tra le parti, intendendo fondamentale la partecipazione di tutti i corpi intermedi che rappresentano i bisogni variegati di cittadini, imprese e servizi – conclude Buonavita -. Sul 40% delle risorse del PNRR in capo al Sud appare vana ogni discussione o ripensamento di sorta atteso che temi come autonomia differenziata, divario Nord- Sud e ripartizione delle risorse pubbliche in tema di servizi, istruzione e sanità non sono temi che possono subire influenza stagionali. La politica del “singhiozzo” che porta a chi ha il potere decisionale ad ogni livello a fare tanti passi in avanti quanti indietro è a nostro avviso liturgica, fuori tempo e pretestuosa”.

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