
- Il premio dedicato al celebre ballerino e coreografo russo sotto la direzione artistica di Laura Valente si va affermando sempre più a livello internazionale, come momento di confronto tra artisti, coreografi e compagnie di balletto, combinando stili classici e contemporanei e aprendo la strada a nuovi linguaggi della danza.
- Il mecenate svizzero Urs Rechsteiner fondatore e presidente della Fondazione FUR, il direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, l’americana Karole P. B. Vail, direttrice della collezione Peggy Guggenheim a Venezia, sono i vincitori della seconda edizione del premio internazionale Comunicare l’Archeologia e l’Arte.
Il Premio Massine per l’Arte della Danza, con la direzione artistica della curatrice e critica d’arte Laura Valente, è il più antico riconoscimento al mondo dedicato all’arte della danza. La 52esima edizione si è conclusa con grande successo sulla Spiaggia Grande di Positano con il Gran Gala, condotto dalla giornalista Maria Cava. L’evento ha visto la partecipazione di artisti di fama internazionale e compagnie di balletto, combinando stili classici e contemporanei e aprendo la strada a nuovi linguaggi della danza.

Il Premio Massine, fondato nel 1969, è dedicato al celebre ballerino e coreografo Léonide Massine ed è diventato nel tempo un riferimento per il mondo della danza, celebrando figure di spicco del balletto e della coreografia internazionali. Con la sua direzione, Laura Valente ha contribuito a portare avanti la tradizione del Massine, valorizzando non solo le eccellenze della danza classica e contemporanea, ma anche creando sinergie tra diverse forme artistiche, tra cui arte visiva e performance, per arricchire ulteriormente l’evento. Ha sempre puntato, inoltre, a far emergere i giovani talenti, accanto ai grandi nomi del settore, creando un dialogo tra le generazioni e rafforzando il legame tra Positano e il mondo dell’arte.

In questi ultimi anni, il Premio ha rafforzato il suo ruolo come evento culturale di rilevanza internazionale, richiamando l’attenzione di artisti, critici e appassionati da tutto il mondo, mantenendo vivo il patrimonio della danza e contribuendo alla crescita culturale e artistica di Positano.
I RICONOSCIMENTI
- Premio alla Carriera: Dada Masilo, coreografa e danzatrice sudafricana, nota per le sue reinterpretazioni di classici come ‘Lago dei Cigni’ e ‘Giselle’.
- Premio Speciale Danzatrice dell’Anno: Lucía Lacarra, étoile internazionale spagnola, riconosciuta per la sua versatilità.
- Altri premiati illustri: Sae Eun Park e Germain Louvet (Opéra National de Paris), Shale Wagman (Opéra National de Paris, Bayerisches Staatsballett), Michela Lucenti (Balletto Civile), Rebecca Bianchi (Teatro dell’Opera di Roma), Martina Arduino e Marco Agostino (Teatro alla Scala), Tomás Ruão (The Royal Swedish Ballet), Paloma Livellara (American Ballet), Matthew Golding.
- Il Premio per la divulgazione e promozione delle Arti è stato assegnato a Michela Lucenti, per l’originalità del suo teatro fisico e l’impronta etica del Balletto Civile.
ARCHEOLOGIA E DANZA
Il Premio ha confermato il suo legame con l’archeologia grazie al progetto ‘La Villa Romana si racconta’, esplorando la connessione tra danza e patrimonio culturale. Quest’anno è stato presentato un fumetto dedicato a Isadora Duncan e alla Villa Romana di Positano, realizzato da Comix e altri autori.
PREMIO INTERNAZIONALE COMUNICARE L’ARCHEOLOGIA E L’ARTE

Il Premio Internazionale Comunicare l’Archeologia e l’Arte, giunto alla sua seconda edizione, ha premiato illustri personalità del mondo dell’arte e dell’archeologia per il loro contributo alla promozione e alla divulgazione della cultura. Tra i premiati di quest’anno spicca il mecenate svizzero Urs Rechsteiner, fondatore e presidente della Fondazione FUR, per la sua attività di mecenatismo al servizio dell’arte. Il riconoscimento gli è stato assegnato per la realizzazione del Sentiero dell’Arte e dell’Anima in Toscana, un percorso caratterizzato da installazioni artistiche in dialogo con la natura.
Il premio è stato assegnato anche a Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei dal 2021, per la sua capacità di comunicare con grande empatia e rigore scientifico le straordinarie scoperte degli scavi di Pompei. Zuchtriegel è stato elogiato per la sua visione aperta e inclusiva dei beni culturali, che ha reso accessibile a ogni tipo di pubblico attraverso progetti innovativi e divulgativi, come il E-Journal e il libro Pompei. La città incantata.

Un altro prestigioso riconoscimento è andato a Karole P. B. Vail, nipote di Peggy Guggenheim e direttrice della collezione veneziana della celebre fondazione. Vail è stata premiata per la sua visione inclusiva e stimolante, che ha saputo rendere il museo veneziano un luogo accessibile a tutti, con un occhio di riguardo alle nuove generazioni.
La giornalista Cristina Giuliano è stata premiata per la sua carriera dedicata alla divulgazione dell’arte, con particolare attenzione alla città di Positano, di cui ha raccontato le bellezze culturali, tra cui la Villa Romana e il Premio Massine per la danza, attraverso reportage e interviste.
Léonide Massine (1896-1979)
Massine è stato uno dei più celebri ballerini e coreografi del XX secolo, noto per la sua straordinaria capacità di innovare la danza e per aver contribuito alla creazione di alcuni dei più iconici balletti del suo tempo. Nato a Mosca, Massine studiò alla scuola imperiale di balletto e si unì ai Balletti Russi di Sergej Djagilev nel 1914, divenendo ben presto il coreografo principale della compagnia dopo la partenza di Vaslav Nijinsky.

Massine è conosciuto per aver introdotto nella danza una fusione di stili e tecniche, spesso ispirandosi a tradizioni popolari e folkloristiche, integrandole con elementi moderni. Il suo stile coreografico si distingue per il dinamismo, la teatralità e l’uso innovativo dei corpi dei ballerini. Spesso creava coreografie basate su temi astratti o narrativi, incorporando elementi di pantomima e sviluppando la tecnica del balletto sinfonico, in cui i movimenti dei ballerini seguivano la complessità delle partiture orchestrali.
Una delle sue caratteristiche distintive era la capacità di rendere i suoi balletti multidimensionali, combinando coreografie complesse con musica e scenografie rivoluzionarie. Collaborò con artisti di spicco come Pablo Picasso, Henri Matisse e compositori come Igor Stravinsky e Manuel de Falla.
Le sue coreografie più note
- ‘Parade’ (1917), creata con la collaborazione di Pablo Picasso e Erik Satie. Questo balletto è considerato rivoluzionario per l’uso di costumi e scenografie avanguardiste, e per l’integrazione di elementi teatrali innovativi.
- ‘Le Tricorne’ (1919), un balletto ispirato alla tradizione spagnola, con musica di Manuel de Falla e scenografie di Picasso.
- ‘La Boutique Fantasque’ (1919), coreografato su musiche di Gioachino Rossini, è uno dei suoi balletti più popolari.

Dopo la morte di Djagilev nel 1929, Massine continuò a lavorare come coreografo e ballerino in diverse compagnie, tra cui i Ballets Russes de Monte-Carlo, che divenne una delle più importanti formazioni di balletto del periodo successivo. Nel corso della sua carriera, creò oltre 50 balletti e collaborò con numerosi artisti e teatri di fama internazionale.

Léonide Massine ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della danza, con opere che continuano a essere rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Il suo contributo ha permesso di espandere il linguaggio coreografico, rendendo la danza un’arte sempre più visiva e complessa, influenzando generazioni di coreografi e ballerini.
In suo onore è stato istituito il Premio Léonide Massine che viene assegnato ogni anno a Positano, luogo dove Massine visse per molti anni e contribuì a rendere un punto di riferimento per la danza e l’arte.
(foto di Vito Fusco)