
Il 23 dicembre 2024 si celebra il quarantennale della strage del Rapido 904, un evento tragico che segnò profondamente la storia del nostro Paese. Il ricordo delle 16 vittime, tra cui Gioacchino Taglialatela, e dei 267 feriti riunisce Napoli e Bologna in un gemellaggio simbolico di memoria e impegno democratico.
La tragedia del Rapido 904
Il 23 dicembre 1984, una bomba esplose nel treno Rapido 904, partito dalla stazione Centrale di Napoli con destinazione Milano, all’interno della Grande Galleria dell’Appennino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro (BO). L‘attentato, attribuito al terrorismo nero e alle connivenze con organizzazioni mafiose, è una delle stragi più drammatiche della storia italiana, lasciando una ferita indelebile nella democrazia del Paese.
Le celebrazioni a Napoli
Le commemorazioni ufficiali si terranno il 23 dicembre 2024 presso la stazione Centrale di Napoli, dove parteciperà una delegazione della Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna, composta da Gianni Monte, Cristina Pattarozzi e Susanna Sandri. Questo gesto rafforza il legame tra le città di Napoli e Bologna, unitesi già negli anni ’80 nel sostegno ai feriti e ai sopravvissuti delle stragi ferroviarie, inclusa quella dell’Italicus (1974) e della stazione di Bologna (1980).
Impegno e memoria
La Cgil, da sempre vicina all’Associazione Familiari delle Vittime del Rapido 904, presieduta da Rosaria Manzo, sottolinea l’importanza di preservare la memoria e di continuare la battaglia per ottenere piena verità e giustizia.
“Essere uniti, come Camere del Lavoro, contro il terrorismo nero, le mafie e le degenerazioni dei servizi segreti è fondamentale per preservare la cultura democratica”, ha dichiarato Gianni Monte della Cgil Bologna.
Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania, ha aggiunto: “Questo legame tra Napoli e Bologna va oltre la memoria. Vogliamo portare avanti l’impegno per ottenere giustizia, perché quella strage resta una ferita aperta per il nostro Paese”.
Per non dimenticare
La memoria del Rapido 904, come delle altre stragi che hanno segnato l’Italia, è un pilastro su cui costruire una società più consapevole e democratica. In tempi difficili, come sottolineano i rappresentanti della Cgil, il ricordo e il rispetto delle vittime rappresentano un baluardo contro ogni tentativo di riscrivere la storia e indebolire i valori fondanti della democrazia.
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