NAPOLI – Era l'11 novembre del 1951 quando a Napoli proprio presso l' Auditorium del Museo archeologico la CISL celebrava il suo primo Congresso. E come oggi anche allora si usciva da un periodo buio. “Oggi, come 70 anni fa, dobbiamo remare uniti per riscattare le realtà più fragili del lavoro, della disoccupazione, delle famiglie – ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, al Convegno -. Anche oggi bisogna unire un Paese ancora spezzato tra Nord e Sud, attivare nuovi strumenti universali di protezione, ridurre la precarietà, le diseguaglianze sociali ed i livelli di povertà. Per farlo bisogna rilanciare il dialogo sociale, riconnettere l'azione pubblica ai corpi intermedi, al sindacato, a chi ogni giorno è impegnato a rappresentare necessità e aspettative di milioni di persone. 70 anni fa fu decisivo il Piano Marshall e il ruolo degli USA. Oggi abbiamo l'Europa e il PNRR, che davvero è la nostra occasione irripetibile”.
“Oggi è una giornata importante che cade proprio nell'anno in cui ci accingiamo a celebrare i nostri congressi. Ricordiamo anche il primo statuto che rimane l'elemento fondante per i suoi principi valoriali della nostra azione quotidiana”, ha affermato Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania che ha inviato i suoi saluti all'assemblea . “Lo slogan della locandina la dice tutta sul cammino che questa organizzazione sta facendo, quello di un sindacato riformista che continua a contrassegnare le veloci trasformazioni del nostro paese sul modello del fondatore Giulio Pastore. Libertà, democrazia, giustizia: sono queste le radici della nostra organizzazione che spetta a noi preservare e trasmettere alle future generazioni di sindacalisti, lavoratori e cittadini” ha concluso Buonavita nel suo video messaggio.
I lavori sono stati aperti dal segretario organizzativo della Cisl Campania Savatore Topo per il quale “come 70 anni fa, la Cisl nel ritornare a Napoli crediamo voglia testimoniare una scelta di campo ben precisa – ha affermato – continuare l'impegno dei nostri padri fondatori per riparare ai profondi squilibri che ancora oggi alcune aree del Paese, compreso il nostro Mezzogiorno, vivono costantemente. Perché la Cisl non ha mai lasciato soli gli uomini e le donne, i giovani e gli anziani del Mezzogiorno, si è impegnata sempre in questo progetto di giustizia e di equità, per il pieno sviluppo economico, sociale e produttivo di tutto il Paese. L'impegno continua ancora oggi”.
I lavori moderati dalla segretaria confederale organizzativa Daniela Fumarola hanno visto gli interventi di Paolo Giulierini, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Aldo Carera, Marco Romani, Pino Acocella e dell'assessore comunale Chiara Marciani.
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