Sostenibilità nella Costituzione, appello al Ministro Giovannini

ROMA – “Con piacere abbiamo accolto l’invito di Gianluigi Pirrera, vicepresidente dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica – AIPIN, di aderire all’appello (che di seguito abbiamo riportato) rivolto al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini e farsi promotore – dichiara Alberto Patruno, Segretario ASSOIMPREDIA – presso i Capigruppo della Camera e del Senato di accelerare le procedure di inserimento dello sviluppo sostenibile nella Costituzione”.

“Apprezziamo tantissimo la dichiarazione, tutt’altro che scontata, del Ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini – si legge in una nota di ASSOIMPREDIA -, che, tra l’altro, richiama un impegno del Presidente del Consiglio in un momento strategico per il futuro del Paese, delle sue ricchezze reali e, dunque dei suoi abitanti: Occorre un messaggio molto forte a sostegno dell’impegno enunciato da Draghi di inserire lo sviluppo sostenibile nella Costituzione, che sarebbe un cambiamento importantissimo”.

Ambiente sano e Paesaggi di qualità sono, ovunque, le basi per lo sviluppo dell’economia, il benessere e la giustizia sociale, dunque i prerequisiti per la Sostenibilità.

Ma lo strumento primo per traguardare uno sviluppo sostenibile attraverso azioni dirette ma, soprattutto, l’innesco di politiche ordinarie verso la sostenibilità, il PNRR, disattende totalmente Ambiente e Paesaggio.

“Dal PNRR – si legge nell’appello – traspare una visione meccanicistica che, quando esasperata, non genera sostenibilità e rischia di aumentare la vulnerabilità del sistema socio-ecologico. Serve dunque un equilibrio. E serve chiarire bene il significato di sostenibilità, che integra la complessità con il tempo. Dunque servono strategie e azioni integrate, con una visione di tempo lungo anche per le azioni prontamente eseguibili, dove la tecnologia è uno dei mezzi. Ambiente sano e paesaggi di qualità, soprattutto nel nostro Paese, rappresentano una necessità e un’opportunità straordinaria sulle quali investire. Sono una necessità perché se chiediamo prestazioni importanti ad un organismo, prima di tutto dobbiamo assicurarci che quell’organismo sia vitale e in buone condizioni di salute: gli ecosistemi e il capitale naturale, devono essere messi in condizione di fornire i servizi che sottendono tutte le attività e le economie stabili e durevoli, il benessere, la giustizia sociale e, in definitiva, la sostenibilità. Lo insegna la figura iconica ‘la torta nuziale’, con cui lo Stockholm Resilience Centre restituisce il ruolo dei 17 SDG dell’Agenda ONU 2030 , a sottolineare che economie e società sono parti incorporate e dipendenti dalla biosfera e dalle sue risorse”.

“Dunque – prosegue l’appello -, affinchè il sistema socio-ecologico possa aumentare l’efficienza delle proprie prestazioni basandosi su un organismo sano, Capitale Naturale, Servizi Ecosistemici, Nature Based Solutions, Green and Blue Infrastructures, dovrebbero diventare keywords per ogni azione. L’opportunità nasce dal fatto che ambiente e paesaggio sono una risorsa formidabile del Paese, ormai in esaurimento: esprimono economie proprie, e sono sottesi a tutte le economie del green deal. Crediamo che la sfida del cambiamento stia in “uno sviluppo attento agli aspetti che rendono l’Italia unica al mondo”, dunque sostenibile perché costruito sulle risorse e vocazioni proprie e, per questo, fortemente competitivo perché non replicabile altrove. Risorse naturali e culturali insieme, dunque Paesaggio, che aspettano solo di essere rispettate e messe a sistema. Il Paesaggio, cartina di tornasole dell’esito dei processi naturali e antropici, restituisce con il suo degrado quanto di insostenibile è stato reiterato nel tempo. Il paesaggio è nella Costituzione, Art. 9, insieme alla ricerca, grazie alla lungimiranza dei padri Costituenti”.

“E’ ora che la politica se ne accorga – conclude l’appello -, cogliendone fragilità e potenzialità. Crediamo che aggiungere la Sostenibilità nella Costituzione, sia un salto in avanti nella modernità del Paese, una grande spinta verso quella visione che manca alla politica, e verso l’ispirazione che dovrebbe sottendere il PNRR sul quale ci giocheremo il futuro, verso l’invenzione e l’innovazione giusta, senza le quali non si costruisce nessun futuro durevole e, dunque, sostenibile”.

Per aderire:

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