
POTENZA – Innovazione storica per la Asp di Basilicata- Azienda Sanitaria di Potenza che punta sulla telemedicina e lo fa partendo dall'Unità Operativa Semplice di Dialisi del Presidio Distrettuale di Muro Lucano dove è stato attivato il modulo per il “Telemonitoraggio della dialisi cronica Ospedaliera TELEDIAL”.
Ad annunciarlo è Direttore Generale f.f. dell'ASP Luigi D'Angola che spiega come “il monitoraggio della dialisi, attivato per le undici postazioni presenti nella U.O.S. della cittadina murese, consente la possibilità di effettuare teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio dal centro di riferimento attraverso il collegamento dei monitor di dialisi alla rete dati aziendale”.
Un traguardo importante per la Asp che- come aggiunge D'Angola- “permetterà di visualizzare i dati della prestazione in tempo reale da qualsiasi postazione afferente ai servizi dialisi delle diverse sedi dell'ASP ma anche di memorizzare in modo automatico i dati stessi direttamente in cartella clinica e, quindi, permettendo l'alimentazione automatica del Fascicolo Sanitario Elettronico di ogni singolo paziente”.
I vantaggi di tale soluzione sono numerosi: tra gli altri, la possibilità da parte dei medici di verificare in tempo reale i dati della dialisi pur non essendo presenti fisicamente nel centro conseguendo, così, una migliore ottimizzazione delle risorse mediche carenti oltre che una più agevole e sicura comunicazione tra il personale medico e quello infermieristico. Le informazioni acquisite, inoltre, potranno essere utilizzate per successive valutazioni cliniche sullo stato del paziente. Inoltre, potrà essere possibile, previa selezione dei pazienti sulla base del bisogno e della complessità assistenziale, un più pieno utilizzo di tutti i posti disponibili presso la sede di Muro Lucano. Sarà qui che afferiranno pazienti in condizioni di stabilità clinica candidabili alla dialisi ad assistenza limitata, concorrendo, in tal modo, a sgravare gli altri centri e, in particolare, l'hub del San Carlo di Potenza a cui saranno destinati quelli a più elevata intensità di cura”.
La soluzione tecnologica è fornita dalla Cooperativa EDP “La Traccia” che già da diversi anni è partner della ASP di Potenza per la fornitura della cartella clinica di Nefrologia Dialisi e Trapianto GEPADIAL con cui il sistema TELEDIAL si integra perfettamente.
Per l'Assessore alla Sanità della Regione Basilicata, Francesco Fanelli, l'attivazione del servizio “è un primo passo nell'attualizzazione della proposta organizzativa formalizzata dalla Direzione Sanitaria dell'ASP con la nota n. 53889 del 20.05.2022 che prevedeva, pur in carenza di nefrologi, il mantenimento dell'attuale rete territoriale dei centri dialisi facendo ricorso ai sistemi di ‘telemedicina'. Attraverso la Teledialisi si intende mantenere una rete di prossimità delle cure evitando, così, il rischio che i pazienti si sottopongano a lunghi viaggi per effettuare il trattamento dialitico”.
“Inoltre, unitamente al ripristino delle attività dialitiche presso il centro di Venosa- aggiunge Fanelli- questa attivazione è segno tangibile della particolare attenzione che la Regione e le aziende sanitarie pongono verso una specifica fascia sociale, quella dei pazienti dializzati e delle loro famiglie, che risentono di particolari condizioni di fragilità e di disagio”.
Un ringraziamento il Direttore Luigi D'Angola lo rivolge agli operatori della U.O.C. S.I.A. dell'ASP ed a tutti gli altri operatori che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo, non dimenticando che la soluzione installata a Muro Lucano potrà essere presto estesa a tutti i centri dialisi della ASP di Potenza.
ESITI DI CONFORMITA' SULLE ACQUE DI DIALISI
RIPARTE IL SERVIZIO AL P.O.D. DI VENOSA
“Sono risultati a norma gli esami di controllo delle acque di dialisi per cui il servizio offerto presso il Presidio Ospedaliero di Venosa può riprendere in tutta tranquillità da martedì nove agosto”. Lo annuncia il Direttore della Azienda Sanitaria di Potenza Luigi D'Angola che, evidenzia come “allo stato attuale le attività possono essere garantite in assoluta sicurezza, anche alla luce della coesistenza del rischio covid con i pazienti dializzati. Resta come unica criticità, a cui si sta cercando di far fronte, l'endemica carenza di medici e in particolare di nefrologi il cui reclutamento sia con avvisi che con concorsi non dà esito positivo. Si tratta di un problema che interessa, a livello nazionale, tutta la rete territoriale dei Centri Dialisi”
In concomitanza con la riapertura del centro dialisi, il Direttore D'Angola ritiene che “le prestazioni dialitiche, ed in particolare quelle che interessano il territorio del vulture-melfese-alto bradano, vadano attenzionate ed implementate per cui l'Asp sta cercando le migliori soluzioni per assicurare tranquillità ai pazienti e servizi sempre più efficaci, efficienti, sicuri e soprattutto stabili”.
La riapertura del centro dialisi presso il P.O.D. di Venosa è stata accolta favorevolmente anche dall'Assessore alla Sanità della Regione Basilicata Francesco Fanelli che sottolinea come “con la riapertura del centro dialisi di Venosa, si aggiunge un ulteriore tassello nel percorso di ripristino di tutti i servizi presenti nel POD prima del Covid. Tanto attesta che la Regione sta onorando gli impegni assunti nella prima fase della pandemia e ribaditi dal Presidente Vito Bardi nel novembre 2021”
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