di Francesco Bellofatto
CASTEL CAMPAGNANO (Ce) – Una lettera – affettuosa, aperta, come è nel loro stile – affidata a Facebook: “Terre del Principe non farà la vendemmia 2023. Abbiamo deciso di continuare a vendere fino ad esaurimento i vini attualmente in commercio, poi la nostra avventura sarà terminata”. Per chi conosce la loro storia il messaggio di Manuela Piancastelli e Peppe Mancini provoca emozione e più di una domanda per la scelta della coppia che ha avviato, venti anni fa, il recupero del Pallagrello.
Manuela si affretta a precisare che, dietro questa scelta, non c’è alcun tipo di problema: “abbiamo solo deciso che dopo venti anni in cui abbiamo dato ogni nostra energia e ogni attimo della nostra vita al Pallagrello e al Casavecchia, riscoprendoli, studiandoli, rilanciandoli e dando loro la visibilità che giustamente meritavano, questa fase della nostra esistenza può dirsi conclusa proprio nel ventennale della nascita di Terre del Principe. 2003-2023: il territorio in questi venti anni è cresciuto immensamente ed ora ha la consapevolezza di possedere un patrimonio vitivinicolo di grande valore”.
In questi venti anni sono nate tante aziende, “ci sono molti giovani bravi vignaioli che potranno continuare a far parlare di sé e delle straordinarie colline del Medio Volturno, patria di questi vitigni – racconta Manuela Piancastelli -. Ogni cosa ha il suo tempo sotto il sole, rispetto a venti anni fa per noi ora è un altro tempo, e un altro sole. Lo diciamo con gioiosa e consapevole leggerezza, senza alcuna tristezza, sicuri di aver scritto una pagina importante della storia vitivinicola della Campania”.
“Da questa avventura – ci racconta – abbiamo avuto tanto: premi, riconoscimenti, attestati di stima. Con grande impegno, anche fisico, siamo andati in giro a raccontare vini e territorio, ma se non hai qualcuno che ti supporta ad un certo punto ti chiedi se non sia il caso di fermarti”.
Manuela e Peppe hanno deciso di governare la propria vita: “certo, non siamo più giovanissimi, ma vogliamo fermare questa avventura per aprirci ad altre. Dietro l’angolo ci sono nuove idee ed emozioni, a partire dal viaggiare e scoprire le aziende vitivinicole del mondo”.
Quindi non è un addio al vino e al territorio: “lo spettacolo non finisce – assicura Manuela -. In questi anni sono nate tante piccole aziende con una generazione di giovani vignaioli che hanno intenzione di continuare ad investire su Pallagrello e Casavecchia”.
Ecco, il vino: per Manuela e Peppe un vero e proprio figlio: “non vogliamo vendere l’azienda, Terre del Principe è nata e finisce con noi. Il nostro vino l’abbiamo portato alla maggiore età e ora può camminare da solo: ha un suo futuro e una sua vita. La nostra esperienza è a disposizione di tutti, per consigli, suggerimenti e idee”.
I vini attualmente in commercio, cioè Fontanavigna 2022, Le Sèrole 2019, Castello delle Femmine 2020, Ambruco 2017, Centomoggia 2017 e Piancastelli 2017 saranno venduti sul territorio nazionale, fino ad esaurimento, da Vino & Design, “il nostro straordinario distributore Dick ten Voorde – si legge in una nota di Terre del Principe, che ci ha accompagnato con affetto in questi ultimi anni”.
Alcune bottiglie di vecchie annate, anche in magnum, saranno disponibili in cantina.
(le foto sono tratte dalla pagina Facebook di Terre del Principe)