
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha pubblicato il nuovo bollettino settimanale relativo ai Campi Flegrei, segnalando un aggiornamento sulla magnitudo del terremoto registrato il 13 marzo 2025, che è stata rivista da 4.4 a 4.6. Questo incremento è dovuto all’analisi di due eventi sismici ravvicinati, che si sono verificati quasi contemporaneamente. Si tratta del terremoto più intenso mai registrato strumentalmente in questa area, superando gli eventi del 20 maggio 2024, che portarono all’evacuazione di 1.500 persone a Pozzuoli, e quelli della crisi bradisismica degli anni ’80.
L’innalzamento del suolo continua con un ritmo di circa 3 cm al mese, segnale che il processo di bradisismo è ancora attivo. Questo fenomeno è dovuto alla risalita di fluidi caldi e gas nel sottosuolo, il che provoca una pressione crescente nelle rocce sovrastanti. Il fenomeno è stato attentamente monitorato dagli esperti dell’Osservatorio Vesuviano, che confermano come il sollevamento sia principalmente concentrato nell’area di Pozzuoli, in particolare nel rione Solfatara e nei pressi della zona portuale.
Stato attuale dell’attività vulcanica
L’attuale fase di bradisismo è una delle più intense degli ultimi decenni, anche se gli esperti sottolineano che il fenomeno rientra nelle dinamiche tipiche dell’area. Tuttavia, la frequenza e l’intensità dei terremoti suggeriscono la necessità di un costante monitoraggio e di un’attenta valutazione delle condizioni del sottosuolo. Il rischio principale rimane legato a possibili danni strutturali agli edifici, specialmente quelli più antichi o non adeguati alle normative antisismiche.

- Sismicità: sono stati registrati 138 terremoti, con magnitudo compresa tra 0.0 e 4.6. La maggior parte degli eventi si è verificata a una profondità compresa tra 2 e 3 km, una caratteristica tipica dei Campi Flegrei. Questi terremoti sono dovuti alla pressurizzazione del sistema idrotermale, che genera fratture nelle rocce più superficiali.
- Sollevamento del suolo: continua con una velocità media di 30±5 mm/mese. Il sollevamento totale misurato dal 2005 ha ormai superato il 1 metro, con un’accelerazione negli ultimi tre anni.
- Geochimica: le misurazioni indicano un aumento della temperatura e della pressione nel sistema idrotermale, con le fumarole di Pisciarelli che raggiungono una temperatura media di 97°C. Questo indica un costante apporto di calore dal sistema magmatico profondo.
Possibili sviluppi a breve e medio termine
Attualmente, non ci sono segnali di cambiamenti immediati nell’attività vulcanica, ma la combinazione di alta sismicità e sollevamento del suolo richiede attenzione costante. L’INGV continua a monitorare i parametri geofisici e geochimici per valutare eventuali variazioni significative che potrebbero suggerire un’evoluzione del fenomeno bradisismico. È importante sottolineare che l’aumento della sismicità non implica necessariamente un’eruzione imminente, ma evidenzia la continua evoluzione del sistema vulcanico flegreo.
Le autorità locali e la Protezione Civile stanno valutando eventuali piani di emergenza per la gestione del rischio in caso di aggravamento della situazione. La popolazione è invitata a seguire le indicazioni ufficiali e a rimanere informata attraverso i canali istituzionali.
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Fonte ufficiale: Osservatorio Vesuviano – INGV
Dati aggiornati del bollettino settimanale INGV
Periodo di riferimento: 10 – 16 marzo 2025
Data di pubblicazione: 18 marzo 2025