
POTENZA – Dopo aver espresso nelle scorse settimane la piena disponibilità alla ripresa del dialogo e del confronto, l'Aspat Basilicata con lettere inviate al Presidente Bardi, all'Assessore Fanelli e a rappresentanti istituzionali, ha invitato la Regione Basilicata a ritirare la Dgr 482/2022 (tetti di spesa strutture specialistica ambulatoriale) entro quarantotto ore.
“All'esito dell'incontro del 5 agosto u.s., le Associazioni rappresentative delle Strutture operanti nel settore di cui alla legge n. 833/1978 (di cui l'Aspat Basilicata lucana ) – scrive la presidente dell'Aspat Antonia Losacco nelle lettere – hanno chiesto, in sostanza, il ritiro immediato della Dgr 482/2022, la remunerazione di tutte le prestazioni erogate ed erogande nell'anno di esercizio 2022 e la convocazione di un tavolo tecnico per poter discutere dei tetti di spesa che saranno assegnati a far data dal 2023, evidenziando, al contempo, che, in caso di accoglimento della predetta proposta, le stesse avrebbero rinunciato ad adìre l'Autorità giudiziaria per tutelare i propri interessi. Alla data odierna, tuttavia, la Dgr 482/2022 (resa, peraltro, omettendo il pur doveroso passaggio presso la Quarta Commissione del Consiglio regionale) non solo non è stata ritirata, ma è stata oggetto – nelle more della ricerca di una soluzione condivisa – di un repentino recepimento da parte dell'Asp, che, di fatto, non potrà che imporre a tutte le Strutture che hanno superato il tetto assegnato dalla Dgr di sospendere le prestazioni e/o di lavorare ‘in perdita', pur di non danneggiare l'utenza del Ssr”.
“Non può non evidenziarsi che – aggiunge Losacco – gli atti da ultimo resi dall'Asp, attribuendo valenza operativa alla Dgr 482/2022, appaiono in contraddizione con quanto dichiarato dall'Assessore alla Sanità della Regione Basilicata successivamente all'incontro del 5 agosto 2022. A fronte di tale situazione, nonostante l'immutata volontà di individuare un percorso condiviso che consenta di risolvere i problemi relativi all'annualità in corso – conclude Antonia Losacco -, l'Aspat Basilicata e le Strutture ad essa associate, in mancanza del ritiro della Dgr entro quarantottore dal ricevimento della presente, saranno costrette ad adottare, con la massima urgenza, tutte le misure idonee a salvaguardare i propri interessi”.
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