
Enzo Moscato, drammaturgo, attore e regista, è una figura fondamentale del teatro italiano e internazionale. Tra le sue opere più celebri si annoverano “Scannasurice”, una riflessione potente sulla marginalità e l’identità, e “Compleanno”, che esplora l’intimità del dolore e della perdita con una forza poetica senza precedenti. Innovatore e visionario, Moscato ha trasformato la scena teatrale con una scrittura che fonde tradizione e modernità, scavando nelle contraddizioni della Napoli contemporanea. Questo tributo non solo celebra la sua eredità artistica, ma invita il pubblico a riscoprire il suo contributo unico al panorama culturale. Napoli, città che ha sempre nutrito e accolto la sua arte, diventa il luogo ideale per riflettere sul significato profondo del teatro di Moscato, capace di attraversare le barriere del tempo e dello spazio. Ogni evento è un tassello di un mosaico più ampio, una testimonianza della potenza evocativa del suo lavoro e dell’impatto che ha avuto su generazioni di artisti e spettatori.

Dal 11 gennaio al 1° febbraio 2025, Napoli rende omaggio al genio di Enzo Moscato, commemorando il primo anniversario della sua scomparsa e celebrando il profondo legame tra l’artista e la città., una figura rivoluzionaria che ha ridefinito i confini del teatro italiano. La terza edizione di We Love Enzo coinvolge l’intera città in un mese di celebrazioni, con 9 spettacoli, 10 teatri, 2 documentari, 1 mostra fotografica, e la pubblicazione di un volume dedicato alla sua straordinaria carriera.
L’evento ruota attorno alla storica Sala Assoli, che il 13 gennaio sarà ufficialmente intitolata “Sala Assoli-Moscato”, un luogo emblematico nella carriera di Moscato. Qui l’artista ha messo in scena molte delle sue opere più iconiche, trasformandolo in un laboratorio di innovazione teatrale e un punto di riferimento per il teatro d’avanguardia a Napoli. un riconoscimento al legame indissolubile tra l’artista e questo spazio simbolico. L’omaggio si estende a una rete di teatri napoletani e campani, tra cui il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, il Teatro Nuovo, il Teatro Elicantropo, e il Teatro Nest, creando una piattaforma inclusiva e corale per ricordare un artista unico.

La rassegna si apre con Signurì Signurì, diretto da Cristina Donadio e Luca Trezza, in scena l’11 e 12 gennaio presso le Officine del Teatro di San Carlo. Il 13 gennaio, la giornata commemorativa presso la Sala Assoli-Moscato prevede la mostra “We Love Enzo in foto e senza”, il cortometraggio “Con Enzo – elegia” di Mario Martone, e la performance “Compleanno” di Giuseppe Affinito.
Uno dei momenti più significativi è il Premio Enzo Moscato, dedicato a giovani artisti emergenti under 35. I finalisti vengono selezionati attraverso un processo rigoroso che valuta l’originalità, la qualità artistica e la capacità di innovazione dei loro progetti. Il concorso mira a promuovere nuovi talenti e a supportare la crescita creativa con tutoraggio produttivo e risorse economiche per la messa in scena di sei repliche al Ridotto del Teatro Mercadante nella stagione 2025-26. dedicato a giovani artisti emergenti under 35. Realizzato con il Teatro di Napoli, il concorso culminerà il 20 gennaio con la presentazione dei progetti finalisti e il vincitore riceverà supporto produttivo e la possibilità di mettere in scena sei repliche al Ridotto del Teatro Mercadante nella stagione 2025-26.

Tra gli spettacoli principali: S-Enz di Giovanni Ludeno, che esplora la marginalità urbana nei testi di Moscato; Scannasurice, diretto da Carlo Cerciello con Imma Villa; e il documentario “Dadapolis” di Carlo Luglio e Fabio Gargano, proiettato il 21 gennaio al Teatro Mercadante. Il festival prosegue con “Cartesiana” di Gino Curcione, in scena al Teatro Instabile Napoli, e si conclude il 31 gennaio e 1° febbraio con “Play Moscato” di Tonino Taiuti al Teatro Nest.
La celebrazione culmina a febbraio 2025 con la pubblicazione di Le scritture del Grande Infante, un volume che si distingue per la ricchezza dei contributi critici e la presenza di scritti inediti dell’autore. Questa pubblicazione non solo offre una prospettiva approfondita sull’opera e sulla poetica di Moscato, ma rappresenta anche uno strumento fondamentale per preservare e diffondere la sua eredità artistica alle future generazioni di studiosi e appassionati di teatro. (Cronopio), una raccolta di saggi critici e scritti inediti che approfondiscono l’eredità artistica di Moscato, curata da Maurizio Zanardi, Matteo Palumbo, e Antonio Latella.
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