di Luca Sorbo
Spot home gallery presenta la mostra collettiva Turning point, un approfondimento sul percorso di cinque dei suoi artisti, attraverso una selezione di cinque lavori che hanno segnato una svolta decisiva nella loro vita e nella loro carriera artistica.
Per la prima volta insieme, qui a Napoli, End Time City di Michael Ackerman, Tractor Boys di Martin Bogren, Paradiso di Lorenzo Castore, Pursuit di Richard Pak e Cafè Lehmitz di Anders Petersen.
Il turning point a cui ci si riferisce non è una svolta determinata dal successo che questi lavori hanno riscosso nel mondo della fotografia contemporanea o dagli innumerevoli riconoscimenti ricevuti, bensì dalla consapevolezza acquisita in quel tempo da ciascun artista sul senso e sul modo del proprio fare fotografia e di relazionarsi con il mondo.
La galleria diretta da Cristina Ferraiuolo si conferma uno spazio espositivo di livello internazionale e capace di coinvolgere in progetti originali artisti di altissimo livello.
La fotografia trova in questi cinque autori una dimensione formale che coinvolge lo spettatore e determina spazi di riflessione necessari.
Spot Home Gallery è tra le poche gallerie italiane che svolge un’attività espositiva con una scelta degli autori molto coerente, quasi autoriale. Ricordiamo che Cristina è lei stessa una fotografa e quindi è capace di progettare iniziative molto curate. La galleria partecipa anche alle principali fiere nazionali come Bologna Arte Fiera o Mia fotografia. Vengono prodotti anche dei cataloghi che sono spesso dei veri e propri libri d’autore. VI è sempre una grande attenzione a Napoli e molti di questi artisti vengono ospitati per realizzare lavori originali sulla città. Questo è stato il caso di Anders Petersen, che dopo un soggiorno di un mese, ha prodotto una mostra ed un libro molto interessante sulla città.