#tuttiazzurri: la proposta per un tifo civile che valorizzi Napoli

NAPOLI – Un hashtag #tuttiazzurri e un’iniziativa per distinguere i tifosi civili: la proposta è di Carlo Lauro, professore emerito di Statistica dell’Università Federico II, un’idea che va ben oltre il dato sportivo. “Azzurro è il colore della calma, della pacatezza – spiega Carlo Lauro -. Lanciamo quest’hashtag per distinguere i tifosi civili, quelli che amano, i nostri colori, l’azzurro del nostro cielo, del nostro mare e della nostra squadra”.

L’invito è a manifestare l’amore per la città, per questi colori, indossando un capo azzurro fino al ‘giorno fatidico’ creando così una ‘Marea Azzurra’ che superi anche i confini di Napoli e si espanda dovunque batte un cuore azzurro. Un invito, questo, esteso anche a chi abbia una semplice simpatia per Napoli e i suoi abitanti e voglia festeggiare  la bella impresa sportiva.

“È il momento in cui chi ama Napoli e il Napoli manifesti il proprio amore in maniera discreta ma intensa indossando un capo azzurro (una camicia, un pullover, un giubbino…. o anche una sola sciarpa) in tutti i momenti della propria giornata – prosegue Lauro -. Dunque non una manifestazione sguaiata che imbratti la città e che mostri al mondo il peggio che non ci appartiene e che induce i soliti stereotipi su Napoli e i napoletani. Una manifestazione di amore, di gioia, come quella che i napoletani offrono tutti i giorni ai propri visitatori, e non di violenza”.

Carlo Lauro, inoltre, propone altre idee da realizzare per dare all’Italia e al mondo un’immagine più consona della città all’insegna dell’azzurro:

  • Vesuvio che espande nel cielo fumi di colore azzurro;
  • sorvolo della città delle Frecce Tricolori con una scia azzurra;
  • navi nel porto addobbate con filari di bandierine azzurre e tricolori che all’ora X suonino le proprie sirene per 3 minuti;
  • illuminazione dei castelli con luci azzurre.

 

“Le autorità sono ancora in tempo per regolamentare e ricondurre in ambito civile manifestazioni di gioia ‘esagerate’ – conclude Carlo Lauro -. Basterebbe instaurare ZTL in alcuni punti nevralgici della città (via Caracciolo, Piazza Plebiscito, piazza Municipio etc.) per evitare le pericolose scorribande di auto e moto che caratterizzarono i primi scudetti”.

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