NAPOLI – Una occasione solenne e anche mondana. Questo il sapore della serata svoltasi all' Istituto Francese di Cultura con la presenza del console generale Lize Moutoumalaya conclusasi tra musica e moda a tinte rosa.
Introdotte dalla giornalista Donatella Bernabò Silorata, con i saluti della vice delegata dell' Associazione Donne del vino della Campania Gilda Guida e la Presidente nazionale Daniela Mastroberardino, le partecipanti, socie dell'Associazione, hanno proposto una panoramica dei vini francesi e campani in degustazione serviti dalle sommelier socie.
L'enologa Chiara Moio, della azienda Quintodecimo, che ha studiato enologia in Francia, ha spiegato la tecnica di vinificazione dei vini rosati, vini cui si dedica da un decennio, “una attenzione in cantine e vigna crescente per ottenere nuances di colore e di gusto gradite al pubblico, ma anche in linea con le caratteristiche varietali e dei territori di provenienza”.
Una tipologia, il rosato, come ha ribadito anche la giornalista enogastronomica Monica Piscitelli, “che finalmente ha guadagnato, e definitivamente, il pubblico internazionale”, a partire da “Millennial Generation” che negli Stati Uniti, secondo importatore al Mondo, dopo la Francia (che è produttrice del 34 % dei Rosati che si consumano nel Mondo) – ha detto – rappresentano tra i target più interessanti per i rosati di tutti gli areali”.
Monica Salvatore avvocato Alida, Associazione che unisce professionisti nel settore del diritto agroalimentare, vitivinicolo, di impresa, del diritto dell'Ue e internazionale, e conoscitrice di vini francesi, ha introdotto le quattro etichette in degustazione provenienti dalla Provence, Languedoc, Loire e Rhone per quello che ha definito un viaggio al fenminile attraverso “luoghi intimi e particolari che fa sognare ben sperare per il futuro”.
Ha concluso la serata una sfilata in rosa dell' Accademia di Belle Arti di Napoli. Con musica, gli assaggi di Fuori Rotta e le degustazioni dei vini ai banchi d'assaggio. Quelli campani da Aglianico e Piedirosso delle aziende Sorrentino, Tenuta Cavalier Pepe e Terredora di Paolo e quelli delle Femmes du Vin francesi che hanno sposato l' iniziativa.