NAPOLI – I dati del Centro studi Tagliacarne delle Camere di commercio evidenzia la perdita secca di 116 mila aziende del commercio tradizionale e ambulante nel decennio 2012/2022. Le nuove aperture del settore turismo e le attività condotte da stranieri non hanno compensata questa perdita, anzi è nato un trend che sta trasformando e desertizzando il cuore delle principali aree urbane in Italia.
“La perdita della variegata proposta commerciale di appena 10 anni – sottolinea Vincenzo Perrotta, presidente di EFFEDICI, la Federazione del Commercio che in Campania rappresenta circa 10mila operatori nei settori del commercio, dell'artigianato e dei servizi – da credito all'allarme che stiamo dando da oltre 5 anni sulla trasformazione dei centri storici in ristoranti e bar all'aperto, un'avanzata che sta soffocando la proposta no food indipendente, costretta a combattere tra caro fitto e bollette, nonché la perdita di potere d'acquisto dei consumatori e delle famiglie”.
Inoltre, con la pandemia il consumatore, ormai si è abituato ad acquistare dalle piattaforme digitali che hanno triplicato in pochi anni il loro giro d'affari.
“Le piccole e microimprese del commercio ormai non hanno più la forza di reagire da sole – prosegue Perrotta – ma c'è la necessità di un aiuto governativo non con soldi a pioggia, piuttosto con un portale web nazionale dove poter allocare lo loro vetrine in maniera professionale, valorizzando le eccellenze che ancora si producono nei laboratori italiani: parlo di moda, gioielleria, oreficeria, accessori, calzature, ecc… prodotti che speso ci ritornano sui nostri mercati con griffe e senza assolutamente valorizzare l'ingegno e la professionalità di siti produttivi troppi piccoli per spiccare il volo. Insomma, un incontro tra vetrine reali e virtuali, in grado di esprimere l'eccellenza artigianale e il legame con i territori di produzione anche attraverso brand quali made in Naples”.
Per EFFEDICI va rilanciata subito anche la produzione e vendita al dettaglio sfruttando i flussi turistici, che oggi alimentano solo il commercio food legato ai prodotti tipici.
“L'intervento istituzionale va fatto subito – aggiunge Perrotta – mettendo in campo energie economiche provenienti anche del PNRR, in particolare per quanto attiene alla modernizzazione delle imprese. Non capisco se ciò non accade per ignoranza o per cattiva volontà: abbiamo assistito al naufragio dei centri commerciali naturali, adesso c'è il rischio che anche i distretti commerciali facciano la stessa fine, visto che i 5 milioni di euro di risorse regionali sono davvero una goccia in un ocesano, visto che la Campania è la seconda regione d'Italia per vendite commerciali e di distretti se ne possono fare almeno 30. Chi dovrà dividersi queste risorse? I capofila – conclude il presidente di EFFEDICI – saranno i Comuni molti dei quali hanno Piani commerciali vetusti o non in linea con la veloce trasformazione del mercato .Sarà altra occasione perduta?”